Napoli, l'ospedale Cardarelli ostaggio del degrado: anche un'anguria tra le aiuole sporche e non manutenute

Napoli, l'ospedale Cardarelli ostaggio del degrado: anche un'anguria tra le aiuole sporche e non manutenute
di Alessandro Bottone
Mercoledì 9 Agosto 2017, 08:25 - Ultimo agg. 10:17
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Situazione di degrado assoluto davanti all'ospedale Cardarelli. Le aiuole che delimitano l'area in cui sorge il più grande ospedale del Mezzogiorno si presentano sporchissime. Il verde è praticamente scomparso - soprattutto a causa della mancata pulizia - per lasciare il posto ad ogni sorta di rifiuti: cartacce, buste, biglietti, residui di cibo, addirittura un'anguria quasi intera e ogni altro tipo di oggetto, di cui persone incivili, si vogliono disfare, dimenticando che esistono contenitori certo più idonei in cui abbandonarli. Così camminare in zona, tra aiuole piene di rifiuti, cassonetti posizionati sulle strisce pedonali e il grave dissesto sul manto stradale - soprattutto all’altezza dell’ex stazionamento degli autobus - diventa estremamente difficile per i pedoni che devono fare particolare attenzione a dove mettono i piedi.
 

 

A complicare la situazione c'è anche il fatto che la zona è frequentata da alcuni senzatetto che comunque non sono gli unici responsabili della sporcizia che viene lasciata da chiunque, anche da chi aspetta i mezzi pubblici o è semplicemente di passaggio.
 

«Sono dieci giorni che non c'è nessun intervento di pulizia nelle aiuole», spiega  Alfredo Di Domenico, un infermiere particolarmente attento ai problemi ecologici, al rispetto della natura e alla lotta al degrado, tanto da vedersi attribuire da cittadini e volontari come lui, proprio per il suo impegno civile, il soprannome di «Bukaman». «Più volte ho segnalato e anche denunciato la mancata manutenzione ordinaria di questa zona che, essendo a prevalenza ospedaliera, necessita di attenzioni ancora maggiori edinvece è abbandonata all'incuria e al degrado. Questa situazione, purtroppo, si ripete troppo spesso e non conto più le volte che ho dovuto segnalare personalmente la presenza di rifiuti nelle aiuole per ottenerne la pulizia».

L’attivista, che come si è detto, lavora proprio come infermiere al Cardarelli, sottolinea l’evidente differenza nella pulizia degli spazi antistanti l’ospedale e quelli che si trovano a pochi metri di distanza e che invece affogano nei rifiuti e nessuno se ne cura. 

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