Da Madrid a Napoli per capire il fenomeno delle “stese”, 30 liceali intervistano Zanotelli

Da Madrid a Napoli per capire il fenomeno delle “stese”, 30 liceali intervistano Zanotelli
di Tonia Limatola
Sabato 21 Aprile 2018, 16:29
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Baby gang e bullismo, da Madrid a Napoli per capire il fenomeno delle “stese”. Trenta studenti di terza del liceo italiano Fermi della capitale spagnola hanno incontrato padre Alex Zanotelli per approfondire il tema della violenza tra i giovani di Napoli. Dal bullismo alle baby gang criminali. I ragazzi della scuola diretta da Paola Gasco, hanno voluto sapere tutto sulla camorra e sulle cosiddette Paranze. Perché nascono? “Sono venuti meno i valori che tenevano unite le famiglie e la società- spiega  Zanotelli ai ragazzi spagnoli - Ora i giovani seguono modelli diffusi dalla televisione: soldi facili e il sogno della vita agiata. Per loro chi si sveglia alle 7 per andare al lavoro è uno sfigato; gli onesti sono degli stupidi”. Tante le domande dagli studenti - accompagnati dai docenti Fabio Fussi, Teresa Fernandez, Rossella Giannatempo- nel corso dell’incontro che si è svolto nel chiostro della chiesa Santa Maria, in piazza Sanità. Cosa si fa?, chiedono. “Le associazioni lavorano in rete puntando sulla riscoperta del quartiere e sullo sviluppo turistico, cercando di togliere i ragazzi dalla strada, ma si rischia che questo lavoro senza interventi seri da parte dello stato, non sia efficace”, dice Zanotelli. Come si aiutano i ragazzi del rione? “Voi avete un potere immenso se diventate cittadini consapevoli. Anche la scuola sull’educazione è carente, purtroppo. Si investe poco. Se pensate che nel rione Sanità con 50 mila abitanti nessun asilo, una sola scuola elementare. Dall’unico istituto superiore, va via il 70 per cento. C’è un’altissima dispersione scolastica”. Quale è la cosa più difficile? “Superare l’indifferenza e portare la gente in piazza. Il nodo resta culturale”.
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