Cucina ischitana al Punta Molino
per i ministri del G7 sull'isola verde

Cucina ischitana al Punta Molino per i ministri del G7 sull'isola verde
di Cristina Cennamo
Venerdì 20 Ottobre 2017, 21:04
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Le eccellenze del territorio dell'isola verde e la loro valorizzazione: sono questi i principi di fondo del percorso enogastronomico che caratterizzea il vertice del G7 ad Ischia.

Ai Ministri dell'Interno riuniti al Grand Hotel Punta Molino, è stato servito un menù di mare durante la cena di gala di ieri nel Salone rotondo dell’albergo. Oggi invece, per il lunch buffet è stato servito un menù di terra nel ristorante O’ Rangio Fellone, lo storico locale ideato e realizzato dall'architetto Sandro Petti e animato da Ugo Calise negli anni ’50 e ‘60. Si è pranzato quindi sulla celebre rotonda sul mare cantata da Fred Bongusto.

C’è tanta storia negli speciali piatti ideati per il summit da chef Arcangelo Arcamone, che punta innanzitutto a raccontare la tradizione della cucina campana e ischitana, come il maialino nero a rappresentare l'importante e forte impronta agricola della regione e i mezzi paccheri di Gragnano al sugo di pint’ ‘rre (dal napoletano: dipinto da re, per la bellezza dei colori). La donzella, tipico pesce da scogliera, viene pescato nei pressi della Baia di Punta Molino, proprio davanti al Castello Aragonese. L'isola e il suo mare dunque hanno fatto da base per diversi piatti a base di pesce fresco: una bella sfida per soddisfare gusti e palati d'alto rango con l'ottimo pescato dell'isola verde.
«A fare la differenza - spiega lo chef - le materie prime impiegate, dal vino alle spezie e i prodotti a chilometro zero, con un'attenzione particolare rivolta al modo in cui il maialino è stato allevato e il pesce pescato proprio nel nostro mare».

Un percorso enogastronomico che abbraccia tutti i prodotti che riassumono la ricchezza dell’isola e della regione. Non sono mancati infatti i simboli del territorio campano come la mozzarella di bufala dop, servita in ben tre consistenze e un legume molto particolare e di antichissima tradizione come la cicerchia, le nocciole di Giffoni, i taralli napoletani, gli asparagi selvatici dell’isola e il liquore Rucolino oltre a babà e sfogliatella.

L’ebbrezza della cucina ischitana è stata quindu accompagnata dai vini dei vignaioli dell’isola: il vino rosso è il Per' e Palumbo cantine Tommasone, per il bianco la scelta è caduta su Villa Campagnano Cantine Antonio Mazzella e Pithecusa Bianco Cantine Tommasone.
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