Credito Popolare di Torre del Greco, parla il nuovo presidente: «Presto due filiali al Vomero e Chiaia»

Credito Popolare di Torre del Greco, parla il nuovo presidente: «Presto due filiali al Vomero e Chiaia»
di Paolo Mainiero
Giovedì 24 Marzo 2016, 09:23
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«La nostra forza è la capacità di essere saldamente radicati in questo territorio», a parlare è Filippo Perriccioli, avvocato con la passione della Storia, da poco meno di un mese presidente del Consiglio di amministrazione della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, un istituto che è un po’ la quercia del credito campano e che può vantare, in una fase complessa per il settore bancario e in particolare del sistema delle popolari in Italia, un bilancio 2015 chiuso con il lusinghiero risultato di oltre 9 milioni di euro di utile netto, con un incremento del 19% rispetto al precedente esercizio. «Un programma – dice il presidente - che prosegue ed attua le linee strategiche del piano triennale, sicuramente impegnativo poiché pur in una congiuntura non ancora favorevole seppur con segnali di ripresa economica, la Banca intende continuare ad investire per sostenere le famiglie e le imprese campane e per rafforzare il radicamento sul territorio che da sempre rappresenta la mission aziendale». 

In che modo la bufera che ha coinvolto il sistema delle popolari e la riforma del credito incidono sui vostri programmi?
«La nostra banca è stata sempre gestita in modo sano e prudente per cui siamo del tutto estranei a tristi vicende che hanno coinvolto alcuni istituti. La solidità della banca è attestata dai ratios patrimoniali, il CET 1 al 12,83% (tra i primi in Italia), che va ben oltre i requisiti regolamentari richiesti e da un patrimonio netto “tangibile”, di oltre 230 milioni di euro costituito da riserve accantonate negli anni e senza obbligazioni subordinate che il nostro Istituto non ha mai emesso. Non è un caso se in questi anni di crisi economica, accentuata maggiormente nelle regioni del Sud Italia, la banca ha sempre chiuso i propri bilanci in attivo, aumentando l’operatività ed effettuando cospicui accantonamenti a fronte dei crediti deteriorati. Siamo quindi soddisfatti, ma consapevoli di non essere sulla luna, anzi, di far parte di un sistema bancario che ultimamente non ha brillato per risultati e ciò ci impegna a continuare la sana e prudente gestione con il primario obiettivo di tutelare i nostri soci».

Tutelare il credito locale e, nel contempo, puntare sullo sviluppo del territorio. È ancora possibile in questo momento storico?
«Certamente viviamo in un momento storico senza precedenti anche per il rapido susseguirsi di nuove norme europee e nazionali nel settore bancario. Ma la nostra banca è solida e sana e questo ci consente di poter elaborare serenamente progetti che rispondano alle esigenze del mercato e del territorio».

Ci può dire quale sarà la vostra azione nel breve periodo?
«L’azione sarà caratterizzata da una forte e rinnovata spinta commerciale, accompagnata da un ancora maggiore presidio ed attenzione alla qualità del credito. Continueremo ad investire nel nuovo portale web e sulla multicanalità integrata per completare la gamma dei servizi riservati soprattutto alla clientela di fascia giovane. La rete sarà ampliata con l’apertura a Napoli di due nuove filiali nelle zone del Vomero e Chiaia per rafforzare la nostra presenza nell’area metropolitana. Abbiamo inoltre finalmente avviato un importante progetto di riqualificazione di un immobile a Torre del Greco di proprietà della banca dove sarà realizzata una filiale innovativa ad elevata tecnologia, con uffici commerciali e spazi all’aperto per attività relazionali e culturali».
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