Covid a scuola, focolaio nell'asilo di Acerra; maestre e alunni positivi, tutti a casa

Covid a scuola, focolaio nell'asilo di Acerra; maestre e alunni positivi, tutti a casa
di Enrico Ferrigno
Venerdì 24 Settembre 2021, 10:00
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A meno di una settimana dall'inizio dell'anno scolastico, torna l'incubo contagi. Trecento alunni dell'infanzia resteranno a casa fino a lunedì prossimo. Ad indurre verso la chiusura della scuola, in via precauzionale, sono stati cinque maestre e due bambini risultati positivi al Covid. Accade ad Acerra al secondo circolo didattico Don Peppe Diana dove da mercoledì scorso la dirigente Rosaria Coronella, in seguito ad una preoccupante escalation dei contagi, ha disposto la sospensione delle attività didattiche e la chiusura dell'edificio che ospita oltre 300 bambini dai tre ai cinque anni e circa 40 docenti. 

Al ritorno a scuola, per gli insegnanti e il personale non docente ci sarà l'obbligo di indossare visiere e guanti. A tutti, genitori compresi, è stato consigliato di sottoporsi al tampone. La scuola con le sue 17 sezioni è stata nel frattempo completamente sanificata. Ma l'aspetto più strano è che tutti i positivi frequentano classi diverse l'una dall'altra e quindi non sarebbero stati in qualche modo in contatto tra loro. «Non riesco a spiegarmi come possa essere accaduto. È strano: tutte le maestre sono vaccinate e insegnano in classi diverse, quindi non hanno avuto contatti tra loro. E la stessa cosa vale anche per i due bambini positivi che frequentano due sezioni diverse ed inoltre i familiari non sono risultati contagiati. Fortunatamente non ci troviamo di fronte a un focolaio, ma per precauzione ho preferito chiudere la scuola fino a domenica ed attivare tutte le procedure di sorveglianza sanitaria per poter riprendere le attività in sicurezza», racconta la dirigente Rosaria Coronella

Le cinque maestre contagiate hanno completato il ciclo vaccinale e sono in massima parte asintomatiche, solo due sono affette da un leggero raffreddore.

I due bambini, entrambi di tre anni, sono invece asintomatici. Insegnanti e alunni positivi dovranno restare comunque una settimana in quarantena, così come prevedono le nuove disposizioni governative. Poi, dovranno sottoporsi di nuovo al tampone per verificare l'avvenuta guarigione dal virus. «È difficile non avere contatti con i bambini in una scuola per l'infanzia: come si fa per esempio a non soffiar loro il naso se ne hanno bisogno? Ed allora cercheremo di mettere ancor di più il personale in sicurezza anche se non previsto dalle norme. Tutti gli insegnanti e i collaboratori scolastici saranno dotati, oltre che di mascherina, anche di visiera e di guanti, in modo da rendere più sicura l'assistenza ai bambini», annuncia la dirigente Coronella. 

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Tutto è cominciato a pochi giorni dall'inizio della scuola: una prima docente ha preso un raffreddore e per eccesso di scrupolo si è sottoposta al tampone, risultato poi positivo. A distanza di due giorni, un'altra maestra, con gli stessi sintomi, è risultata anch'essa positiva. E poi una terza insegnante, ma stavolta asintomatica. La dirigente aveva disposto in un primo momento la chiusura di una sola ala dell'istituto, quella che ospita la sezioni dei bambini di tre anni d'età. Ma mercoledì scorso la situazione è precipitata: sono risultati contagiati anche due bambini ed altre due insegnanti per cui è stato deciso di sospendere per tutte le classi l'attività didattica e chiudere la scuola. Probabilmente si tornerà in aula non prima di martedì. Per lunedì prossimo è stata disposta una pulizia ed una disinfestazione generale dell'istituto. 

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