Costiera, viaggio all'interno
del depuratore di Punta Gradelle

Interno del depuratore di Punta Gradelle
Interno del depuratore di Punta Gradelle
di Ilenia De Rosa
Mercoledì 22 Marzo 2017, 21:42 - Ultimo agg. 23 Marzo, 00:28
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Vico Equense. Si vede la luce in fondo al tunnel. Il depuratore di Punta Gradelle, i cui lavori sono cominciati nel lontano 2007, a giugno entrerà in funzione. Tanti i problemi, i ritardi, le false partenze ma anche la caparbietà di chi in quest'opera ci ha sempre creduto e ha fatto di tutto per superare gli ostacoli. «Grazie alla collaborazione tra più enti siamo riusciti a recuperare i ritardi accumulati a causa di intoppi burocratici e imprevisti tecnici - spiega Andrea Bovier, responsabile unico del procedimento - e oggi possiamo definirci soddisfatti. L'impianto è completo al 90 percento. Macano soltanto opere accessorie».
 


Il depuratore tratterà le acque reflue provenienti dai Comuni della penisola sorrentina. La sua portata base è di 1250 metri cubi di liquame, il carico massimo di 8500 metri cubi in caso di grandi piogge. «Le acque verranno trattate mediante un processo biologico il cui comparto è composto da quattro impianti - spiega Luigi Facchi, responsabile del cantiere di Punta Gradelle, della società Veolia - ognuno dei quali ha 20 membrane. Qui l'acqua viene depurata».
Il comparto biologico non è ancora entrato in funzione ma la grigliatura grossolana e fine per bloccare il materiale solido proveniente dai Comuni della costiera è già attiva. «Si tratta di sedici quintali di materiale al giorno. Fino a un mese fa finivano in mare, oggi non più» conclude Facchi.

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