Cnr, telefoni e idromassaggio
con i fondi della ricerca: così
nasce l'inchiesta napoletana

Cnr, telefoni e idromassaggio con i fondi della ricerca: così nasce l'inchiesta napoletana
Giovedì 18 Maggio 2017, 14:02
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Si allarga l'inchiesta sul Cnr. Questo sviluppo delle indagini nasce all'indomani degli arresti di Vittorio Gargiulo, ex segretario amministrativo, che ha fornito in queste settimane una parziale collaborazione con gli uomini della Tributaria (agli ordini del comandante Giovanni Salerno). Ecco il pezzo pubblicato sul Mattino il 28 marzo 2017, a firma di Leandro del Gaudio.

Puntava a ritirare in questi giorni il passaporto, si diceva pronto a decollare verso l’Inghilterra. Voleva lasciare l’Italia, trovare un lavoro e rifarsi una vita, anche alla luce del poco lusinghiero ritorno di immagine che gli sarebbe derivato dalla trasmissione Report, che ieri sera gli ha dedicato un approfondimento a proposito di spese pazze e di gestione ballerina delle finanze pubbliche.

È questo il retroscena che ha spinto la Procura di Napoli, ad imprimere una svolta nell’inchiesta che ha interessato un funzionario del Cnr di Napoli. E la svolta è arrivata con l’emissione di un decreto di fermo a carico di Vittorio Gargiulo, classe 1975, accusato di peculato e concussione, al termine delle indagini condotte dal pm Ida Frongillo, magistrato in forza al pool coordinato dall’aggiunto Alfonso D’Avino. Stando alle accuse, Gargiulo avrebbe sottratto alle casse del Cnr di un milione di euro, soldi di cui si sarebbe impossessato come segretario amministrativo dell’Istituto ambiente marino del consiglio nazionale delle ricerche.

Decisive le perquisizioni messe a segno in questi mesi dal nucleo di polizia tributaria della Finanza (agli ordini del comandante Giovanni Salerno), che hanno ricostruito i presunti maneggi di Vittorio Gargiulo. In pochi mesi, grazie ai fondi che gestiva nell’istituto collinare, l’indagato si sarebbe assicurato una vasca con idromassaggio e lavori di ristrutturazione del suo appartamento; poi avrebbe acquistato grazie ad ordini di pagamento firmati per conto del Cnr giochi da utilizzare per l’intrattenimento dei bambini all’interno di una ludoteca, il suo «secondo lavoro»; ma anche mobili, tende, teloni, e finanche materiale informatico per 500mila euro che avrebbe rivenduto attraverso il mercato del web.

La ludoteca
Un giro d’affari costruito usando schermi differenti, secondo quanto emerge dalle accuse che da ieri lo tengono in cella. Tutto nasce dall’anomalia di una fattura di 32mila euro, relativa a una consegna effettuata non presso l’istituto bensì alla residenza di Gargiulo. È così che a casa di Gargiulo, vengono consegnati giochi e i cosiddetti «gonfiabili», vale a dire un «camion», la «barca dei pirati», lo «squalo a bocca aperta», il «disco giga», la «nave dei
pirati» e uno spara palline. Materiale da utilizzare per l’attività di intrattenimento gestita dallo stesso Gargiulo e denominata «Facimm fest». Una spesa di 32mila euro, che venne contabilizzata come «materiale di consumo da laboratorio», in uno scenario investigativo che nasce proprio da una segnalazione interna allo stesso Cnr, poi culminata in una denuncia alla Procura di Napoli da parte del direttore generale del Consiglio nazionale delle ricerche, Paolo Annunziato.

La vasca idromassaggio
Ma non c’era solo la storia della ludoteca nella vita del funzionario dell’istituto di ricerca, almeno andando a scavare
nel periodo che va dal 2011 al 2015. Con i soldi del Cnr, Gargiulo si sarebbe ristrutturata l’abitazione con la realizzazione di una vasca con idromassaggio (11mila euro), acquistato teloni e tende, mobili (questi ultimi a titolo di spesa per «campagne oceanografiche»), fino ad arrivare ad un altro capitolo, quello del materiale informatico.

Mezzo milione per pc e cellulari
Computer, cellulari, televisori di ultima generazione per un valore di 500mila euro, che poi rappresenta la voce di spesa più elevata nella vita del funzionario del Cnr: acquisti per 500mila euro di materiale informatico, che poi veniva rivenduto a terzi (soggetti non necessariamente compiacenti e informati della particolare strategia di marketing dell’indagato), attraverso i canali telematici delle piattaforme internet.

Ma non è tutto. C’è un altro filone d’indagine, che riguarda gli acquisti fittizi, con una mole di fatture su cui sono al lavoro gli uomini della polizia tributaria. Acquisti fittizi per 325mila euro, in questo caso giustificati per l’acquisto di frutta e verdura, sapone e detersivi, prodotti cartotecnici scolastici e commerciali: si tratta di merce pagata dall’Istituto con bonifici in parte poi riaccreditati su conti correnti di persone «compiacenti», su cui ovviamente c’è esigenza di chiarezza da parte degli inquirenti.

Le intercettazioni
Ma torniamo al pericolo di fuga, alla storia del suo viaggio organizzato in Inghilterra. Ci sono delle intercettazioni telefoniche, dalle quali emerge la volontà di Gargiulo di recarsi in questura con l’avvocato per risolvere la storia del passaporto. Ne parla con alcuni parenti, si riferisce alle indagini che lo hanno coinvolto in questi mesi dopo le perquisizioni della Finanza, prende appuntamento per questa mattina in via Medina, dove deve «andare a chiarire il fatto del passaporto». Un proposito rimasto lettera morta, almeno per il momento, di fronte al blitz di ieri mattina della Finanza che tiene in cella il presunto uomo dei misteri del Cnr.
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