Città senza regole, caos e risse
quattro accoltellati nella notte

Città senza regole, caos e risse quattro accoltellati nella notte
di Giuseppe Crimaldi
Lunedì 23 Ottobre 2017, 08:19 - Ultimo agg. 22 Marzo, 08:30
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Se fosse un videogame si chiamerebbe «Streetfighter». Si trattasse di un’opera d’arte, richiamerebbe la crudezza di certe scene ritratte da Velasquez o da Caravaggio. E se poi - ancora (senza dover scomodare Stanley Kubrick) - lo volessimo ridurre a un film, richiamerebbe le scene di «Ali bruciate», o ai gelidi fotogrammi di «Trainspotting». Una notte a Napoli. Una qualunque: tanto alla fine sono sempre le stesse. Cinquanta e più strade, itinerari da percorrere per passare una serata in serenità, con la ragazza o con gli amici. Ma nel capoluogo campano da ormai troppo tempo divertimento è diventato sinonimo di rischio. I crocevia del by night disegnano sempre più una mappa che indica e vie del sangue. Dai Decumani a Mergellina, passando per via Aniello Falcone e per le piazze del divertimento a buon mercato.

Anche l’altra notte Napoli ha pagato un inaccettabile, pesantissimo dazio, regalando alle cronache nuove vittime sprofondate nel calderone urbano in cui ribollono illegalità diffusa, abusi e diritti a senso unico. A ciascuno il suo. E così, davanti a questo deserto di regole, persino uscire di casa per passare un paio d’ore di relax possono trasformarsi in un incubo. Non avevamo bisogno di chiederlo ai quattro ragazzi finiti in ospedale l’altra notte al termine di folli confronti rusticani maturati all’ombra delle stradine del centro storico, del Lungomare o di Piscinola. Ma, e ancora una volta, le cose sono andate male. Anzi malissimo.

E mentre un uomo lotta tra la vita e la morte in ospedale si cerca di identificare chi gli ha sferrato un fendente alla gola. Bilancio da brividi. Quattro feriti in meno di dodici ore a Napoli. Vincenzo Ferraro, 30enne residente nella zona del Vasto (quartiere ad alta densità criminale a ridosso di piazza Garibaldi, a Napoli) resiste e respira ancora. Resta in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione del Loreto Mare, dov’è arrivato ormai con il polso che quasi non batteva più: qualcuno, sabato sera, gli ha sferrato un colpo di coltello che gli ha reciso la giugulare. Un litigio inutile e banale, scatenato chissà da che cosa. La vittima è un pregiudicato, il suo amico - pure colpito di striscio dai coltelli, risulta incensurato. Le strade di Napoli di notte tornano a diventare crocevia di sangue e lacrime.

E dire che il raid consumato a colpi di coltelli si è consumato in piazza del Gesù, che non assomiglia alle periferie desolate di Ponticelli o di Scampia, dove pure tutto può essere messo nel conto in termini di sicurezza. Proprio come nei videogames nei quali a vincere è chi picchia più duro. Altra aggressione, sempre sabato notte: un ragazzino di soli 16 anni che abita al Borgo dei Vergini si è presentato nella notte ai carabinieri raccontando di essere stato aggredito e poi ferito da quattro malviventi lungo il corso Amedeo di Savoia. Non bastava la camorra con le sue «bande» di quartiere assurte a clan. E nemmeno la microcriminalità, che pure fa perdere il sonno ai responsabili delle forze dell’ordine con gli scippi dei Rolex ai turisti, con le aggressioni alle vecchine che escono dagli uffici postali dopo aver riscosso la pensione, e dopo le risse tra extracomunitari che infiammano altre notti, quelle derelitte di piazza Garibaldi e dintorni. No.

Adesso l’ultimo fronte resta quello del by night. Agitato, irrequieto, sconvolto da troppi bicchieri di superlacolici e dalle droghe. Nell’aggressione di piazza del Gesù, oltre a quello più grave, si registra un secondo ragazzo, 24enne, anch’egli preso a coltellate. Se la caverà in una settimana. Un nerissimo sabato notte da dimenticare. Poco prima delle aggressioni di piazza del Gesù e del corso Amedeo si era verificato un altro grave episodio. Questa volta sull’affollatissimo lungomare di via Partenope. Un ragazzino di 17 anni che vive alla Sanità è stato accoltellato in circostanze ancora poco chiare. «Stavo guardando la partita del Napoli in un locale della zona - ha raccontato ai carabinieri - quando sono arrivati in dieci: tutti giovanissimi: uno di loro ha cacciato dalla tasca un coltello e mi ha ferito alla schiena».

Notti fuori controllo. Serate che rischiano di trasformarsi in un drammatico salto nel buio. Il trend indica chiaramente come a Napoli «movida» inizi a fare rima con «sfida» che ormai spesso e volentieri presenta il proprio bilancio nei mattinali di polizia e carabinieri stilati dopo l’alba. Ecco perché sullo sfondo di questa drammatica situazione l’appuntamento fissato per domani in Prefettura - dove si riunirà il comitato per l’ordine pubblico - assume una valenza più che speciale. «Ora - dice al «Mattino» il questore di Napoli Antonio De Iesu, poliziotto di razza che la strada la conosce benissimo - servono iniziative, fatti. Decisioni concrete».

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