Cimitero Fuorigrotta da giugno al buio: contratto rescisso alla ditta

Cimitero Fuorigrotta da giugno al buio: contratto rescisso alla ditta
Lunedì 16 Aprile 2018, 14:14 - Ultimo agg. 15:51
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Luci spente nel cimitero di Fuorigrotta, a Napoli, a partire dal prossimo 15 giugno. Più che un rischio è una realtà: entro quella data, infatti, la società che attualmente gestisce l'illuminazione, la Seci, azienda che da oltre 50 anni se ne occupa, dovrà consegnare chiavi e materiale alle Arciconfraternite SS. Sacramento Maria SS. ma del Rosario e S. Francesco di Paola della Diocesi di Pozzuoli. E questo in esecuzione di una sentenza che, in primo grado, ha consentito alle due Arciconfratenite proprietarie del cimitero, l'unico completamente privato di tutta Italia, di rescindere anticipatamente il contratto con la società Seci. Come da sentenza del Tribunale, il prossimo 13 maggio, gli operatori accenderanno in via straordinaria per l'ultima volta le luci votive delle tombe, dopodiché chiuderanno l'alimentazione disattivando l'erogazione.
 
 

«Il ricorso che abbiano presentato sarà discusso nel febbraio 2020, ma le Arciconfratenite hanno ottenuto che, nell'attesa, la sentenza di primo grado sia rispettata e non congelata - spiega Giovanni Grillo, sindacalista Fiom-Cgil e lavoratore Seci, che ha protestato stamani insieme con gli utenti del cimitero - Ci hanno rigettato due richieste di sospendere l'esecutività della sentenza di primo grado»- Tra operai e soci della Seci in 15 si ritroveranno senza stipendio a partire dal prossimo giungo. «A partire dal 14 maggio, dobbiamo cominciare a smontare tutto - afferma Grillo - ed entro il 15 giugno consegnare tutto. Le Arciconfratenite hanno fatto sapere che gestiranno loro, in proprio, il sistema di illuminazione». La Seci è una società il cui lavoro è legato al cimitero di Fuorigrotta da appalti quarantennali. Le cose sono cambiate «a partire dal 2011 con la nuova gestione vescovile». «Come Seci - aggiunge - avevamo un diritto di prelazione nel caso in cui le Arciconfraternite si fossero rivolte a un'altra ditta, loro, si sono si rivolti al Tribunale. Abbiamo chiesto più volte di poterli incontrare, ma niente di fatto». Sono stati due, finora, gli incontri programmati e poi annullati fra le Arciconfraternite e il sindacato Fiom Cgil che dovevano avvenire nella Chiesa di San Vitale di Fuorigrotta.
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