Caso Lucci, l'ultima frontiera:
inchiesta su formazione fantasma

Caso Lucci, l'ultima frontiera: inchiesta su formazione fantasma
di Leandro Del Gaudio
Martedì 17 Gennaio 2017, 10:26
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Anche i corsi di formazione, anche i progetti finalizzati - almeno sulla carta - all'aggiornamento di tanti lavoratori iscritti al sindacato: eccola l'ultima frontiera dell'inchiesta sulla Cisl, o meglio, sulla gestione dell'organo sindacale qui in Campania. È uno dei punti su cui la Procura ha deciso di vederci chiaro, proprio nel giorno in cui vengono messe nero su bianco le dichiarazioni di uno dei membri del gruppo campano. Inchiesta che punta i riflettori contro l'ex segretario regionale Lina Lucci (al momento indagata per appropriazione indebita), ieri mattina è toccato a Salvatore Denza - uomo della contabilità interna alla Cisl - varcare la soglia della Procura. È stato ascoltato come testimone, lui che ha registrato decine di conversazioni avute con la Lucci, lui che ha immagazzinato dati oggi destinati al vaglio della magistratura. Ed è proprio in questa prima giornata di istruttoria, che emerge un particolare destinato ad essere approfondito: la creazione di progetti di formazione fantasma, di corsi finanziati dalla Cisl per gli aggiornamenti professionali di migliaia di iscritti che non sarebbero mai stati realmente conseguiti.

Corsi sulla carta: soldi veri (quelli dei lavoratori), finanziamenti reali, di fronte a progetti puramente virtuali. Ma andiamo con ordine, a ripercorrere la gittata dell'inchiesta condotta sul caso Cisl. Silenzioso ma determinato, schivo ma coerente (almeno rispetto alle premesse iniziali), Salvatore Denza entra in Procura intorno alle undici. È il primo testimone nell'inchiesta a carico della Lucci, il cui nome è stato indicato nella denuncia presentata dal commissario Piero Ragazzini. Viene indicato come l'uomo dei dossier e dalla sua testimonianza dipendeva gran parte del seguito delle indagini. Massimo riserbo da parte del teste, anche se chi lo conosce sa che dinanzi al pm non si è risparmiato. Anzi: è andato fino in fondo, raccontando e confermando quanto emerso nel corso dei file audio registrati clandestinamente proprio dallo stesso Denza.

Ammissioni pesanti, destinate a dare sostanza agli accertamenti di polizia giudiziaria. Ma come è nata l'idea di registrare la Lucci? E in che modo avvenivano le captazioni? Stando a quanto trapelato dai vertici dell'organo sindacale regionale, Denza si sarebbe deciso a registrare la Lucci, quando le sue richieste (o presunte tali) diventavano sempre più insistenti e pericolose. 


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