Il gigante Airbnb punta su Napoli: accordo con il Comune per tassa soggiorno

Il gigante Airbnb punta su Napoli: accordo con il Comune per tassa soggiorno
di Valerio Esca
Martedì 20 Marzo 2018, 08:49 - Ultimo agg. 14:54
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Sarà direttamente «Airbnb» a riscuotere per il Comune di Napoli la tassa di soggiorno turistica e a girare gli introiti dell'imposta nelle casse dell'ente. E intanto lancia a Napoli un nuovo progetto: «Esperienze Airbnb». Il maggior operatore online di prenotazioni di soggiorni in strutture ricettive extra alberghiere firmerà oggi un protocollo di intesa con l'amministrazione comunale, che suggellerà l'accordo secondo il quale, sarà direttamente Airbnb a trattenere i due euro (a persona, per ogni notte) previsti dalla tariffa della tassa di soggiorno, per poi trasmetterli al Comune. Questo permetterà a Palazzo San Giacomo di abbattere ulteriormente il muro dell'evasione delle strutture ricettive non alberghiere. La conferenza durante la quale verrà illustrato l'accordo si terrà questa mattina alle 11 nella sala giunta del Municipio, alla presenza dell'assessore alla Cultura Nino Daniele, dell'assessore al Bilancio Enrico Panini e del Public Policy Manager Italia Airbnb Alessandro Tommasi.
 
Inoltre, stamattina verrà lanciato «Esperienza Airbnb». Di cosa di tratta? Di vere e proprie attività organizzate da persone del luogo - professionisti e non - che mettono disposizione dei viaggiatori competenze e passioni che possono riguardare i temi più disparati: dal cibo, all'arte, allo sport, alla moda, alla fotografia. A Napoli sono state accolte benissimo, tanto che oltre 450 persone hanno già proposto un'esperienza e 60 sono già attive sulla piattaforma. Una doppia opportunità: per i turisti stranieri quella di conoscere la vera Napoli e per i napoletani quella di portarsi a casa un guadagno extra, considerando che il tipico host di esperienze in Italia guadagna 230 euro a settimana. «C'è anche chi fanno sapere da Airbnb - grazie alle Esperienze ha cambiato la propria vita». Le «Esperienze» locali punteranno a promuovere Napoli e la Costiera Amalfitana, attraverso artigianato ed enogastronomia, protagonisti assoluti del lancio. Per capire più nel dettaglio il progetto Airbnb basti spulciare alcune delle esperienze attive in città. C'è Francesco, web designer di professione, da sempre appassionato di presepi, che accompagnerà gli ospiti alla scoperta dell'arte presepiale, in via San Gregorio Armeno, dove potranno incontrare gli artigiani e comprendere da vicino la storia e le tecniche di realizzazione delle tradizionali statuine. Oppure Luca, studente di Economia, appassionato di enogastronomia, con il quale i viaggiatori potranno assaggiare i prodotti tipici della tradizione culinaria napoletana: dalle sfogliatelle ai taralli, in un tour che attraverserà cinque gastronomie storiche della città. E ancora Luigi, appassionato ciclista da sempre, che farà dilettare i turisti nel water bike, ovvero pedalando sull'acqua. Un tour diverso, panoramico e rilassante, immerso nella quiete del golfo di Napoli. Con Piera assaggeranno le migliori mozzarelle di bufala campana, con Vittorio il limoncello di Amalfi, con Mara visiteranno le botteghe dei manufatti in ceramica di Vietri e con Giacomo potranno rilassarsi, tra trekking e ottimo vino, sullo sfondo del panorama di Positano.

Chi sceglierà di soggiorno in Italia e in questo caso a Napoli, con Airbnb, troverà sulla piattaforma, oltre alla tradizionale offerta di case e location, anche le 60 esperienze offerte dai cittadini napoletani. Queste potranno essere prenotate indipendentemente dal soggiorno. Tra quelle già attive, le esperienze gastronomiche risultano evidenziano da Airbnb - le più popolari e rappresentano il 38 per cento dell'offerta totale. Seguono le esperienze artigianali (17 per cento), come il laboratorio di lavorazione della ceramica a Vietri o il viaggio alla scoperta dei tradizionali presepi napoletani. Il prezzo medio di un'esperienza in città è di 43 euro.

Il lancio di Napoli si inserisce nel piano annunciato dalla piattaforma il 23 febbraio a San Francisco, che mira ad ampliare il numero di luoghi in cui siano disponibili le Esperienze, da 60 a 1000 entro la fine del 2018.

Senz'altro una opportunità di guadagno per la comunità locale, che si affianca al business già consolidato dell'affitto delle case. In Italia, oltre a Napoli, ci sono altre tre città che abbracciano il progetto delle esperienze: Roma, Firenze e Milano.

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