Caporalato, 400mila nuovi schiavi
«Alla luce del sole» parte da Napoli

Caporalato, 400mila nuovi schiavi «Alla luce del sole» parte da Napoli
Venerdì 19 Maggio 2017, 19:18
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 In Italia a oggi si contano circa 400mila «schiavi», vittime del caporalato: questi i numeri emersi in occasione della presentazione della campagna contro il caporalato Alla luce del sole lanciata da Napoli dal Movimento cristiano lavoratori (Mcl) e che attraverserà tutto il Mezzogiorno. «Il caporalato - ha detto Carlo Costalli, presidente nazionale di Mcl - è un fenomeno troppo grande e per troppo tempo sottovalutato, che è molto più diffuso di quanto si pensi e che coinvolge gli immigrati ma anche tantissimi italiani».

La campagna nasce con l'intento di «riportare il tema alla luce del sole, contro lo sfruttamento dei nuovi schiavi». I settori in cui il fenomeno è più presente sono l'agricoltura, l'edilizia e il turismo. «Davanti a questo fenomeno - ha proseguito il presidente Mcl - non possiamo rimanere indifferenti perché vorrebbe dire essere complici di un fenomeno drammatico che oggi rappresenta anche un business rilevante per le organizzazioni criminali». Il Movimento nella città di Napoli - come evidenziato dal presidente provinciale di Mcl, Michele Cutolo - «è da tempo impegnato per la tutela dei diritti dei tanti immigrati che arrivano qui con la speranza di un riscatto e che invece purtroppo trovano soltanto una nuova schiavitù». Al dibattito hanno partecipato esponenti di tutte le istituzioni impegnate nel contrasto al caporalato: dalle forze dell'ordine e la magistratura a organismi quali gli Ispettorati del lavoro e l'Inail. «La lotta al caporalato - ha concluso Costalli - è una battaglia che potrà essere vinta solo con l'accordo, con un patto il più esteso possibile, di tutte le parti sociali interessate a cominciare dai datori di lavoro. Per anni si è parlato di questa piaga in modo sommesso senza mai intervenire adeguatamente, neanche sul piano legislativo». Durante il dibattito è stato proiettato un breve documentario sul fenomeno del caporalato.
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