Capodanno, maxi palco al Plebiscito e quattro discoteche sul lungomare di Napoli

Capodanno, maxi palco al Plebiscito e quattro discoteche sul lungomare di Napoli
di Valerio Esca
Domenica 10 Dicembre 2017, 13:16
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Un palco multi direzionale, largo venti metri e profondo sedici, due maxischermi, dodici camerini e quattro torrette per le telecamere. Questo sarà parte dell'allestimento per lo show di Capodanno in piazza del Plebiscito.
Prende dunque forma, nonostante i ritardi accumulati dal Comune, la struttura che dovrà accompagnare i napoletani nel nuovo anno. Tutti i dettagli sono presenti nella determina dirigenziale del 4 dicembre, con la quale Palazzo San Giacomo ha avviato la procedura telematica per l'affidamento del servizio di gestione dell'evento in programma nella notte di San Silvestro, non solo al Plebiscito, ma anche sul lungomare, per i quattro palchi di via Caracciolo e via Partenope. La base d'asta è di 102.459 euro, che con l'iva arriva a toccare quota 125.000 euro. La cifra totale messa a disposizione dall'amministrazione per l'organizzazione del Capodanno è di 277.000 euro. Facendo due calcoli, la metà dei fondi ricavati dalla tassa di soggiorno andranno per la parte organizzativa, il resto per quella artistica. Nella determina viene sciolto il nodo del numero dei palchi, che tra quello principale e i periferici saranno in totale cinque: Plebiscito, via Caracciolo, piazza Vittoria (live music), via Partenope (animazione e dj latino-americano), Borgo Marinari (animazione e dj revival 70-80). L'organizzazione che si aggiudicherà la gara (che si chiuderà a metà settimana prossima) dovrà occuparsi di allestire palchi, backstage, sicurezza, ambulanze, pulizia, bagni chimici, transenne antipanico.

Per la parte musicale il Comune è ancora in attesa del progetto dei Terroni Uniti, che questa sera alle 21, presso Mezzocannone occupato, quartier generale del centro sociale vicino al sindaco, Insurgencia, si incontreranno per discutere i termini degli accordi e per capire chi salirà sul carro dei Terroni e dei Capitoni.

Perché oltre al gruppo che fa capo a Massimo Jovine, dovrebbe partecipare all'evento anche quello di Daniele Sepe. «Due collettivi che parlano a tutta la città», ha spiegato Jovine, che ci tiene a sottolineare che «non sarà un capodanno politicizzato». «L'antirazzismo appartiene a tutti ha aggiunto - ed è chiaro che una parte politica ne fa una bandiera. Il primo maggio è una giornata di lotta, il 31 dicembre vogliamo sia una giornata di festa. Dobbiamo interpretare un evento che sia per tutti i napoletani». Intanto però il tempo scorre e a venti giorni dalla notte di San Silvestro manca ancora il progetto e la squadra completa dei cantanti che prenderanno parte al concertone.
«Stiamo provando ad allargare la proposta musicale a tutta l'Italia ha ribadito Jovine -, e stiamo cercando di capire se qualche amico dall'estero vorrà accordarsi a noi». Tra gli italiani non è escluso che possano partecipare Tonino Carotone e il Piotta, due artisti considerati parte integrante del progetto dei Terroni. Non è ancora confermata invece la presenza di Gragnaniello e Senese, che stanno valutando altre proposte.
 
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