L'opinione del presidente dell'Anac, è chiara: «quei medici stavano dando un servizio malgrado la carenza oggettiva di risorse. L'alternativa era che venissero mandati a casa i pazienti, e loro non l'hanno fatto». Cantone, inoltre, ha sottolineato che «ci sono oggettive responsabilità di gestione». Anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha difeso i medici, sottolineando che «non si può scaricare la responsabilità sul personale sanitario». Il Governatore non ci sta, e sottolinea di voler difendere «il 90% del personale, ma voglio capire chi sono i responsabili, chi non ha saputo gestire il pronto soccorso».
Intanto dall'Asl Napoli 3 sud, che oggi ha inviato una decina di barelle nel pronto soccorso del nosocomio nolano, arriva il blocco dei ricoveri non urgenti in tutti gli ospedali del distretto sanitario, per far fronte al perdurare del picco influenzale, scatenando le ire del capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Valeria Ciarambino.
L'esponente grillina, infatti, annuncia di voler presentare un esposto alla Procura, sottolineando che «la pezza all'incapacità organizzativa e gestionale dei vertici dell'Asl, che avrebbero dovuto predisporre un piano preventivo tra i vari ospedali dell'azienda per affrontare le emergenze, e non certamente disporre il blocco dei ricoveri ordinari ad emergenza già scoppiata,è peggio del buco». A peggiorare la situazione 'sanità' campana, anche la vicenda dei farmaci ospedalieri che, secondo le accuse, sarebbero stati venduti ai pazienti e dei servizi ambulatoriali forniti eludendo il pagamento del ticket scoperta dai carabinieri a Sarno, nel Salernitano, che hanno portato all'esecuzione di alcuni provvedimenti cautelari. Il governatore campano, in riferimento a quanto accaduto, ha ribadito la propria intenzione di voler procedere con il lavoro di «ripulitura della sanità campana da inefficienze, parassitismo, ruberie e affarismi». «Si proceda anche qui su una linea di inflessibilità - ha concluso De Luca - si avvii il procedimento disciplinare, fino al licenziamento dei ladri»