Bosoletti e il caso Parthenope: «Non informato della mostra con la foto della mia opera»

Bosoletti e il caso Parthenope: «Non informato della mostra con la foto della mia opera»
Venerdì 15 Giugno 2018, 18:05
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«Il 9 giugno a Palazzo Zevallos è stata inaugurata una mostra fotografica. Per pubblicizzarla è stata usata la Parthenope che ho dipinto nel luglio 2015 sulla facciata di un palazzo a Materdei. Né in fase organizzativa né a evento in corso sono stato informato dell’utilizzo che veniva fatto del mio lavoro e del mio nome, come la correttezza richiederebbe e come ci si aspetterebbe da chi lavora con professionisti dell’arte e dell’immagine», polemizza lo street artist Francisco Bosoletti in una lettera. «Solo per un caso fortuito ero di passaggio e, notando i cartelloni pubblicitari all’ingresso del palazzo, sono entrato per chiedere una spiegazione di quello che stava accadendo. Né il curatore della mostra né i responsabili della galleria mi hanno dato una risposta pertinente, declinando le loro responsabilità sui diritti di utilizzo della mia opera, che mai ho chiesto, e rimarcando la popolarità e il prestigio dell’evento come valorizzazione del mio lavoro e incremento di una visibilità che alle mie opere, specialmente a Napoli, non è mai mancata. Utilizzare senza dirmelo la Parthenope come immagine promozionale di una mostra, per la quale è anche richiesto un biglietto d’ingresso, non è solo un mancato riguardo nei confronti di chi l’ha dipinta. È anche un insulto a quel popolo sovrano che Parthenope incarna. Parthenope non è morta ma qualcuno la sta uccidendo». 
 
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