Maxi rogo al campo rom, donne e bambini avvelenati dall'incendio in fila dal medico

L'opera di spegnimento a Scampia, domenica sera.
L'opera di spegnimento a Scampia, domenica sera.
di Giovanni Mauriello
Lunedì 28 Agosto 2017, 18:23 - Ultimo agg. 29 Agosto, 09:40
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Avvelenati dall’incendio di Scampia, in fila al centro medico del sindaco. Numerosi cittadini di Melito, rimasti intossicati dal fumo velenoso, sprigionato domenica sera dall’incendio del vicino campo rom di Scampia, ieri mattina erano in fila davanti allo studio medico del sindaco, medico di base della cittadina, per farsi visitare.

Donne, anziani, bambini.  Altri erano ad attendere il primo cittadino, Antonio Amente, al municipio, per protestare contro l’ennesimo rogo: «Il Comune deve fare di più».
 



Sono gli abitanti dei palazzi di alcuni  parchi melitesi, in particolare, a trovarsi “sotto vento” quando s’infiammano baracche e rifiuti a Scampia. E’ già successo e domenica la scena si è ripetuta: «Adesso non resterò più con le mani in mano», ha risposto il sindaco Amente. Intanto, la notte scorsa, in aiuto ai vigili del fuoco anche una squadra di volontari del Conita, l’unità di protezione civile che collabora con il Comune di Melito.

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