Arte, musica, cibo: esplode la «Notte d’arte»

Arte, musica, cibo: esplode la «Notte d’arte»
di Paola de Ciuceis
Sabato 10 Dicembre 2016, 09:37 - Ultimo agg. 12:42
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 In pieno fermento prenatalizio, come ogni capitale culturale che si rispetti, Napoli brulica d’iniziative autarchiche. Come la quinta «Notte d’arte», messa in campo dall’assessorato alla cultura del Comune in tandem con la seconda Municipalità, che stavolta trova fil rouge nell’arte tipica partenopea dalla storia alla gastronomia all’artigianato. Stasera, difatti, dalle 18 e fino a notte fonda, l’iniziativa rinnova l’invito a conoscere il patrimonio cittadino con lo slogan «NutriMenti cultura e cibo nella storia dei popoli». Apertura straordinaria, dunque, per musei, chiese, scuole, ma anche esercizi commerciali. Cappella San Severo a Museo Nitsch e Gallerie d’Italia Palazzo Zevallos, la basilica dello Spirito Santo, Sant’Anna dei Lombardi, il conservatorio sfoggeranno i loro tesori tra itinerari e speciali visite guidate, spettacoli e concerti, aperitivi e after dinner pensati per valorizzare le eccellenze territoriali e favorire l’incremento dei flussi turistici verso Napoli.

Tanti gli eventi tra cui scegliere, tanti anche gli eventi al via nella «Notte d’arte» e destinati a durare a lungo come «Festa, farina e folk», titolo tra il divertente e l’inquietante che offre il concerto clou di stasera, presentato da Gianni Simeoli, con Daniele Sepe e il suo «Capitan Capitone e i fratelli della costa», Marcello Colasurdo, Dzambo Agusevi Orkestar, Carlo Faiello, Fanfara Station più l’ospite d’onore Giancarlo Giannini in un «Omaggio a Napoli» con Marco Zurzolo Quartet & Susy Mennella.

Sempre oggi, sempre nel cartellone di «Festa, farina e folk», da non perdere, alle 18 alla Domus Ars «Bella ciao», nuova edizione del più celebre spettacolo del folk revival italiano riallestito con Lucilla Galeazzi, Elena Ledda, Ginevra Di Marco, Alessio Lega, Andrea Salvatori, Gigi Biolcati e Riccardo Tesi a 52 anni dallo storico debutto al Festival dei Due Mondi di Spoleto con Filippo Crivelli, Franco Fortini e Roberto Leydi a curare il recital del Nuovo Canzoniere Italiano che portò Sandra Mantovani, Giovanna Daffini, Giovanna Marini, Maria Teresa Bulciolu, Caterina Bueno, Silvia Malagugini, Cati Mattea, Michele Straniero, il Gruppo di Piadena e fece scandalo per l’esecuzione di «O Gorizia tu sia maledetta».


Ieri l’apertura di “Arte dei Luoghi. Storie di Cibi”, rassegna organizzata dall'Assesorato alle Attività produttive del Comune di Napoli, ideata e realizzata da Love Studio con il workshop “CULTURA dei CIBI e ARTE dei LUOGHI. Presentazione dei percorsi”, al quale hanno preso parte Enrico Panini, assessore alle Attività Produttive del Comune di Napoli, Nino Daniele, assessore alla Cultura del Comune di Napoli Serena Maggiulli, referente Gambero Rosso e direttrice di Città del Gusto e lo chef Pietro Parisi. 

La rassegna "Arte dei Luoghi, Storie di Cibi" apre oggi al pubblico, dalle 17 (fino alle 2 di domenica mattina), e propone quattri percorsi. Nell’atrio di Santa Chiara il percorso racconta la “Cultura contadina” con storie legate alla tradizione contadina e alle produzioni delle filiere agroalimentari della cultura partenopea. Saranno allestite zone a tema con rappresentazioni scenografiche e degustazioni di prodotti tipici. In Piazza del Gesù, “Miez_a_vi” (per strada), con il mondo popolare in strada, interpretato nei canti antichi e moderni e nel racconti dei cibi tipici napoletani che da sempre si consumano nelle strade di Napoli. Piazza San Domenico Maggiore ospita “I dolci melodie in dolci sapori”: i celebri dolci tipici (pastiera, sfogliatella, babà) raccontati e degustati nel salotto del centro storico, con un sottofondo musicale di archi e violini. Al Complesso San Domenico Maggiore, in programma “Caffè e storie dei luoghi”, un percorso di racconti della tradizione e dei miti popolari di Napoli accompagnati dal rito del caffè. 

Ancora, a piazza San Domenico Maggiore, «I dolci, melodie in dolci sapori» celebra pastiera, sfogliatella, babà con un sottofondo di archi e violini; a San Domenico, «Caffè e storie dei luoghi», percorso di racconti della tradizione e dei miti popolari di Napoli accompagnati dal rito del caffè.

Ancora, a piazza San Domenico Maggiore, «I dolci, melodie in dolci sapori» celebra pastiera, sfogliatella, babà con un sottofondo di archi e violini; a San Domenico, «Caffè e storie dei luoghi», percorso di racconti della tradizione e dei miti popolari di Napoli accompagnati dal rito del caffè.

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