Napoli, arrivano i fondi dal Comune
I rom devono lasciare l'Auditorium

Napoli, arrivano i fondi dal Comune I rom devono lasciare l'Auditorium
di Rossella Grasso
Mercoledì 18 Aprile 2018, 23:27 - Ultimo agg. 19 Aprile, 09:44
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I 5.000 euro che il comune aveva promesso sono arrivati e adesso i rom dovranno lasciare l'auditorium in cui alloggiano dal 27 agosto scorso, da quando un incendio distrusse il campo di via Cupa Perillo. Per paura di essere scacciati dalle forze dell'ordine alcune famiglie già hanno lasciato di fretta l'Auditorium. Altre sono in cerca di una nuova sistemazione. «Non possiamo andare in strada abbiamo i bambini», dice Goran. Poi c'è chi non ha i requisiti per avere il finanziamento comunale. A loro è stato proposto un nuovo alloggio al centro d’accoglienza comunale ex Scuola Deledda a Soccavo. Ma a questa soluzione le famiglie preferiscono la strada.
 

«Allontanarli così, senza un'accompagnamento o una progettualità non ha senso - dice Emma Ferulano dell'associazione Chi rom e...chi no - Sono persone che vivono qui da tantissimo tempo, i loro bambini vanno a scuola qui e sono ben integrati nel contesto e nelle progettualità a loro dedicate. Allontanarli rischia di decontestualizzarli e perdere tutto il lavoro fatto finora». Le associazioni del Comitato abitare Cupa Perillo spiegano che le famiglie preoccupate e abbandonate a loro stesse cercano di capire cosa fare del loro futuro completamente allo sbaraglio in assenza delle politiche comunali in tema di accompagnamento all’abitare per i rom e non solo nel rispetto delle normative nazionali ed europee in tema. E chiedono a gran voce che sia aperto un tavolo per strutturare politiche di accoglienza «dignitose e degne dei cittadini rom come di qualunque altro».

«Stiamo cercando casa qui intorno - dice Goran - perchè qui è la nostra casa, il nostro quartiere. Ma se non la troveremo qui cercheremo lontano, a Mondragone per esempio». Per il Comitato Abitare Cupa Perillo il contributo «caritatevole» del comune non basta, può servire alle famiglie per tirare avanti qualche mese ma ciò che urge è una progettualità di integrazione nel rispetto della Strategia Nazionale d'Inclusione Sociale dei Rom dei Sinti e dei Camminanti  2012-2020. L'epopea dei rom di via Cupa Perillo continua, ancora una volta nell'incertezza sul dove andare.
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