Torre del Greco. Cinque mesi dopo quella brutale rapina che quasi gli costò la vita, Antonio Malinconico sta ancora cercando faticosamente di tornare «quello di sempre». Fa fisioterapia e riabilitazione tutti i giorni per potenziare i muscoli provati dalla lunga convalescenza in ospedale, segue una dieta particolare per non affaticare lo stomaco ricostruito quasi totalmente dopo essere stato lacerato dai proiettili e studia per prendere il diploma all'istituto nautico. «Oggi - dice Antonio - è il primo giorno della mia nuova vita. Sono contento, giustizia è fatta ma ora devo pensare a me e al mio futuro».
L'arresto dei quattro rapinatori che il 27 dicembre scorso, in una strada a due passi da casa poco dopo le 22, lo massacrarono per rubargli la moto e lo abbandonarono in una pozza di sangue riporta la pace nell'appartamento di Torre del Greco dove vive con i genitori e la sorella minore.
Soddisfatti la mamma Margherita e il papà Michele: «Abbiamo pregato tanto, non ci siamo mai arresi, abbiamo sempre creduto nella giustizia: nostro figlio ha rischiato la morte per colpa di criminali sanguinari e senza scrupolo e questo non lo dimenticheremo mai. Ora vogliamo soltanto che recuperi tutto il tempo e la vita che gli hanno rubato».
Tentato omicidio per rapina, Antonio vivo per miracolo: «È il primo giorno della mia nuova vita»
di Francesca Raspavolo
Venerdì 19 Maggio 2017, 09:50
- Ultimo agg. 09:52
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