Anm, inchiesta sulle polizze d'oro:
autobus assicurati come Ferrari.
Fascicolo aperto da Procura Napoli

Anm, inchiesta sulle polizze d'oro: autobus assicurati come Ferrari. Fascicolo aperto da Procura Napoli
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 9 Ottobre 2017, 21:52 - Ultimo agg. 10 Ottobre, 14:02
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Sembravano contratti di assicurazione buoni per la copertura di Ferrari o Chevrolet: contratti stipulati grazie alla strana mediazione di un broker del settore. Per cinque anni, o meglio, per almeno cinque anni, quei contratti hanno rappresentato uno dei buchi finanziari dell’Anm, la principale azienda di mobilità dell’area metropolitana, che da mesi fa fatica a mandare in strada i propri mezzi. Messo in questo senso, si capisce come mai la Procura di Napoli abbia deciso di partire da questo punto, dalle assicurazioni del parco auto, per cercare di capire come mai l’Anm si trovi sull’orlo del collasso finanziario. Ci è voluto un esposto firmato dal sedicente e inesistente «Annibale Canessa», presidente della fantomatica «Associazione Napoli Viva», per dare la stura all’inchiesta (ultima in ordine di tempo) sulle spese vive sofferte in questi anni dal management di via Marino.

Chiariamo il concetto: «Annibale Canessa» non esiste, l’associazione Napoli Viva è stato un espediente per confezionare un anonimo molto dettagliato spedito al Comune, che lo ha girato in Procura, che ha deciso di dare vita a un’inchiesta che promette sviluppi. E chiariamo anche che la manina anonima che ha composto un dossier pieno di dati, nomi e conti in rosso ha deciso di spedire anche al Mattino il frutto della propria indagine. 

Fatto sta che nei primi giorni di verifiche, non si sono fatti attendere effetti concreti: gli inquirenti hanno infatti mandato uomini della polizia giudiziaria ad acquisire carte, documenti, file, mail e supporti informatici in sede, negli uffici Anm di Fuorigrotta; e l’attuale amministratore unico dell’azienda Ciro Maglione ha avviato una indagine interna, tagliando i ponti con contratti di assicurazione ora più che mai ritenuti sospetti e fornendo particolari preziosi sulla storia delle polizze assicurative che coprono dagli incidenti i mezzi che escono in strada ad accogliere l’utenza partenopea. 

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