Trascinata e uccisa dall'auto dell'ex
«Ale, la ballerina napoletana
prigioniera di un violento»

Trascinata e uccisa dall'auto dell'ex «Ale, la ballerina napoletana prigioniera di un violento»
di Ferdinando Bocchetti
Sabato 9 Settembre 2017, 08:43 - Ultimo agg. 10:57
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Doveva essere un semplice chiarimento tra due ex fidanzati, che si erano amati per cinque, lunghi anni. Qualcosa però è andato storto e per Alessandra Madonna, 24 anni compiuti da qualche giorno, trascinata dall'auto di Giuseppe Varriale non c'è stato nulla da fare. La tragedia si è consumata l'altra notte nel parco di via Cesare Pavese, a Mugnano, dove Giuseppe vive con la sua famiglia.
 



Erano le 4 del mattino quando il 24 enne, rientrato dopo una serata trascorsa con gli amici, giunto nei pressi del suo parco si è trovato di fronte Alessandra. I due si erano lasciati la scorsa primavera, ma quella relaziona, fatta di alti e bassi, era ben lontana dall'essersi conclusa. I due hanno iniziato così a litigare. Lui, forse infastidito dalla sua presenza, ha ingranato la marcia partendo a tutto gas. Alessandra, secondo la versione fornita dallo stesso Giuseppe agli inquirenti, si sarebbe aggrappata alla portiera dell'auto, una Range Rover, ed è stata così trascinata per un breve tratto di strada, quello che dal cancello del parco conduce verso l'abitazione del ragazzo.
 
 


La giovane è rovinata al suolo. Resosi conto di quanto accaduto, Giuseppe, terrorizzato, l'ha caricata in auto e trasportata all'ospedale San Giuliano di Giugliano. Quando è arrivata al pronto soccorso di via Cesare Basile le condizioni della giovane erano disperate: Alessandra, infatti, aveva riportato un grave trauma cranico e lesioni in svariate parti del corpo. I medici hanno potuto fare ben poco: il suo cuore si è fermato poco dopo le 13 di ieri, gettando nella disperazione familiari e amici, tutti in attesa di una buona notizia all'esterno dell'ospedale. 
Sconvolta la madre della 24 enne, la signora Olimpia, che non ha retto alla strazio e ha tentato il suicidio. Salvata da due passanti, si era diretta a Varcaturo, dove aveva tentato di togliersi la vita con il gas di scarico della propria autovettura.

Sulla tragica fine di Alessandra, giovane ballerina diplomata alla scuola Excelsior di Melito, il comune in cui risiedeva, indagano i carabinieri della Compagnia di Giugliano. Per l'ex fidanzato, attualmente agli arresti domiciliari, l'accusa è di omicidio volontario. Per il pm Palmieri, della procura di Napoli nord, non si sarebbe trattato di un semplice incidente: Giuseppe, secondo il magistrato inquirente, era perfettamente consapevole di poter uccidere la sua ex fidanzata. A chiarire ulteriormente l'esatta dinamica dell'accaduto sarà comunque l'esame autoptico. La storia tra Giuseppe e Alessandra era iniziata nel 2012 e, dopo un breve periodo di convivenza a Roma, si era conclusa la scorsa primavera. Alessandra, però, secondo la versione fornita dal suo ex, non era affatto disposta a lasciar andare via quell'amore in cui tanto aveva creduto e così l'altra notte ha tentato un altro avvicinamento, rivelatosi poi fatale. Giuseppe, incensurato e figlio di commercianti molto noti a Mugnano, non aveva alcuna intenzione di riprendere quella vecchia storia. Per gli amici era andato avanti e stava frequentando un'altra ragazza.

Diversa, invece, è la ricostruzione delle amiche della giovane ballerina, che descrivono Giuseppe come «un ragazzo turbolento e in qualche caso anche violento e minaccioso». I mesi seguenti alla rottura non erano stati facili per Alessandra, che per ritrovare un po' di serenità era partita ad agosto con le amiche. Destinazione: Cuba e Mykonos. Oltre ad essere una ballerina, curava infatti le pubbliche relazioni per numerosi locali di Napoli e provincia, per cui organizzava feste, eventi e serate, l'ultima delle quale doveva tenersi questa sera a Castel Volturno. I proprietari della struttura hanno però deciso di cancellare l'evento: «Troppo grande il dolore - dicono - per la sua perdita, l'ultima cosa che vogliamo ora è festeggiare». Non solo danza e vita notturna, ma anche una spiccata sensibilità per il sociale. Alessandra dedicava buona parte del suo tempo libero ai bambini ricoverati al Policlinico. Centinaia i post, i messaggi di cordoglio pubblicati nelle ultime ore da amici e conoscenti sul suo profilo Facebook. «Soltanto chi ha avuto la fortuna di conoscerti - scrive Roberto - non dimenticherà mai il tuo immenso sorriso» .
E ancora: «Non smettere mai di danzare, ballerina». Tra i tanti messaggi spunta qualche commento durissimo all'indirizzo di Giuseppe: «Meriti l'ergastolo per quello che hai fatto - scrivono invece alcune sue amiche - Non ti vergogni di averla uccisa?».

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