Napoli, infermiere aggredito:
i sindacati invocano il Prefetto

Napoli, infermiere aggredito: i sindacati invocano il Prefetto
di Melina Chiapparino
Lunedì 17 Settembre 2018, 22:03
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Ennesima aggressione tra le mura ospedaliere, stavolta all'interno del pronto soccorso del Vecchio Pellegrini. Vittima di calci e pugni, è stato un infermiere di 47 anni che, suo malgrado, aveva cercato di avvicinarsi ad un paziente in stato di agitazione psico motoria, per calmarlo. In seguito all'aggressione fisica subita, il sanitario ha riportato un trauma facciale con sanguinamento dalla bocca e dal naso, un trauma contusivo alla spalla e la rottura degli occhiali da vista che indossava. 

L' episodio si è verificato durante il turno della mattina di oggi quando un paziente, in preda a una crisi di nervi, si è buttato sul pavimento dell'area medica reagendo con violenza ai tentati dell'inferniere di tranquillizzarla. A denunciare la vicenda, è stata l'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate" che documenta e rendiconta le aggressioni ai danni del personale sanitario, chiedendo alle istituzioni misure per la messa in sicurezza di medici, infermieri e operatori socio sanitari nonché del personale del 118.

A invocare interventi per bloccare il fenomeno delle aggressioni contro i sanitari è anche il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, per il quale «queste continue aggressioni creano un clima di tensione e paura che mal si concilia con un lavoro come quello del personale sanitario perciò bisogna dare risposte concrete a chi rischia la vita per salvare quella degli altri». Una delle soluzione proposte è «l'aumento del numero di vigilantes in servizio e la loro equiparazione alle forze dell'ordine » come proposto da Giuseppe Alviti, presidente dell'associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate.

A chiedere il ripristino del drappello di polizia presso il presidio Vecchio Pellegrini, invece sono stati i sindacati Cgil. «Di fronte alla grave emergenza quotidiana che vive l’unica  struttura ospedaliera che eroga assistenza presso il centro storico--hanno dichiarato Gino Brancaccio e Armando Angelini-  si richiede l’intervento in primis, al sindaco, al Prefetto di Napoli di adoperarsi tutti affinché i problemi del Presidio vengano affrontati e risolti»
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