Agerola, investe e uccide l'amante della moglie

Agerola, investe e uccide l'amante della moglie
di Raffaele Cava
Martedì 25 Ottobre 2016, 16:31 - Ultimo agg. 26 Ottobre, 00:21
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Agerola. Dramma della gelosia: convinto di essere stato tradito dalla moglie, investe e uccide il presunto amante, un geometra, dipendente comunale 58enne. É successo oggi nella tarda mattinata, intorno alle 13, in via Coppola, ad Agerola sui Monti Lattari. Un uomo di 47 anni del posto, a bordo della sua vettura ha ingranato la retromarcia ed ha schiacciato con furia l'acceleratore investendo in pieno il 58enne che, a sua detta, aveva una relazione con la moglie. Per l'uomo, sposato e padre, è stata inutile prima la corsa all'ospedale San Leonardo e poi un tentativo estremo, da parte dei sanitari, di salvargli la vita con un intervento chirurgico: poco dopo è spirato a causa delle lesioni numerose e troppo gravi, riportate su tutto il corpo.

In poco tempo i carabinieri della locale stazione insieme al reparto operativo della Compagnia di Castellammare di Stabia si sono recati sul posto per ricostruire la dinamica dell'incidente di via Coppola. Anche l'investitore, fermato dai carabinieri e indagato per omicidio stradale - è padre di ragazzi adolescenti, separato da qualche anno dalla
moglie che, nei suoi sospetti, avrebbe intrapreso una relazione con il funzionario del Comune. Al momento la sua posizione è al vaglio degli inquirenti che lo stanno interrogando. 
 

 

«Siamo tutti sotto choc. Sono stato fino a poco fa in ospedale sperando in una ripresa del nostro dipendente comunale, rimasto vittima di questo gravissimo episodio. Ma purtroppo non ce l'ha fatta». Così il sindaco di Agerola, Luca Mascolo, ha commentato la tragedia. La vittima era incaricato di gestire i fondi europei e la ricostruzione post-terremoto del 1980. Era una persona molto conosciuta, cognato di un assessore del Comune di Agerola, i due uomini avevano sposato due sorelle. «Siamo senza parole - ha aggiunto il primo cittadino - non ero ad Agerola, mi hanno avvertito al telefono e mi sono precipitato in ospedale. La mia priorità è difendere i figli della vittima e dell'automobilista, entrambi papà di ragazzi giovanissimi. Ciò che è accaduto è incomprensibile e ingiustificabile».

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