Acqua, arriva la stangata
con gli aumenti retroattivi

Acqua, arriva la stangata con gli aumenti retroattivi
di Valerio Esca
Giovedì 21 Dicembre 2017, 11:16
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Stangata in arrivo sulle bollette dell'acqua. Dal 1 gennaio 2018 è previsto un aumento delle tariffe ordinarie Abc, relative alle 330 mila utenze cittadine. In termini percentuali si tratta del 6,6 per cento, oltre all'aumento già previsto nel piano quadriennale tariffario 2016-2019, approvato nel 2015. Aumenti che vengono stabiliti rispetto ad una media nazionale.

Inoltre, con la delibera del 3 novembre 2017, l'Abc impone l'aumentato retroattivo delle tariffe. Sulle bollette già pagate nel 2016 e nel 2017. Cosa vuol dire in termini pratici? Che i napoletani si ritroveranno a pagare l'anno prossimo, oltre agli aumenti stabiliti, una bolletta più cara, a causa del recupero di partite pregresse.
Per rendere meno percepibile l'aumento agli utenti, l'Abc, nel provvedimento, ha dilazionato il balzello spalmandolo su sei bollettazioni, in dodici mesi, invece che in quattro, come succedeva fino ad oggi. Perché pagare aumenti su bollette già pagate?

«L'allineamento delle tariffe è un adeguamento richiesto dall'Aeegsi (Autorità energia elettrica, gas e sistemi idrici) spiega il commissario Abc, Sergio D'Angelo - Le tariffe non le fanno più autonomamente gli acquedotti. Inoltre era stata già prevista due anni fa dall'Autorità, ma mai applicata. Io ho soltanto deliberato l'aumento richiesto dall'Aeegsi, istituto nazionale. Per intenderci Non sono aumenti fatti indiscriminatamente chiarisce D'Angelo - Si tratta soltanto di eseguire quanto richiesto dall'autorità, all'Ato 2 e all'Ente idrico campano. Abbiamo provveduto seppur in ritardo».

È utile sapere che tutti gli acquedotti calcolano la tariffa rispetto alla copertura dei costi dell'azienda. «Non bisogna fare l'errore di pensare che gli aumenti che i napoletani si ritroveranno in bolletta, derivino da costi eccessivi aziendali rimarca il commissario Abc - Le nostre tariffe sono tra le più basse d'Italia. Basti pensare, per esempio, che sono più basse di quelle Gori. I costi dell'azienda sono minori rispetto alle altre concorrenti. Abbiamo soltanto dovuto adeguare ribadisce - le tariffe perché eravamo in ritardo».

Ma come viene calcolato tecnicamente l'aumento delle tariffe dell'acqua? L'azienda, in questo caso Abc, comunica all'Aeegsi, autorità nazionale, i costi dell'azienda e la proposta di tariffa, che nel frattempo viene applica. Successivamente l'autorità valuta la correttezza o meno degli aumenti. In caso può richiedere all'azienda idrica di modificarle.

Secondo i calcoli di Abc, gli aumenti in bolletta, nel 2018, si aggirerebbero intorno ai 20 euro, in una famiglia media di tre o quattro persone. In verità non sarà così. Perché non si è tenuto conto che al 6,6 per cento del 2018, si aggiunge il 6,6 per cento da applicare sulle bollette già pagate nel 2016 e nel 2017, ma che saranno caricate sui bollettini del prossimo anno.

 


D'Angelo prova a spiegare anche un altro aspetto della vicenda: «Ho dovuto allineare le tariffe Abc, anche in relazione alla necessità di calmierare la cifra prevista dalla vendita dell'acqua ai subdistributori». In parole povere: Abc acquistava l'acqua a 0,18 centesimi dalla Regione Campania e la rivendeva ad alcuni subdistributori in provincia a 0,54 centesimi. L'Aeegsi, autorità energia elettrica, gas e sistemi idrici, ha ricalcolato la tariffa di vendita, come certificato dall'Ato 2, portandola a 0,43 centesimi. In pratica Abc ci ha perso 11 centesimi rispetto alla vendita ai subdistributori. «Questo evidenzia D'Angelo è una delle cause che portato all'aumento delle tariffe in città, che rimangono comunque in linea, se non al di sotto, della media nazionale. Inoltre c'è stato un risparmio anche per i Comuni della provincia, che hanno potuto abbassare le loro tariffe».
Nella stessa delibera è stata poi applicata la «tariffa sociale». Ovvero agevolazioni e sconti sulle bollette, ma anche la distribuzione, ogni tre mesi, di 23 mila litri d'acqua gratis, alle famiglie in difficoltà della città di Napoli. In totale, in un anno solare, l'azienda speciale idrica napoletana dovrebbe distribuire gratuitamente quasi 100 mila litri d'acqua, alle 35mila famiglie aventi diritto. Come si accede al bonus idrico? In base all'Isee. Abc ha innalzato il tetto di accesso, passando da un Isee di 7.500 euro a 9.000 euro annui, per chi è titolare del contratto della fornitura e in regola con i pagamenti. Per accedere al bonus e agli sconti, infatti, la fascia considerata «in povertà», deve prima mettersi in linea con i pagamenti. Su 35 mila utenze pare che in pochi possano permettersi il lusso di pagare tutto il pregresso per accedere poi al bonus. Insomma, come è vero che è stata allargata la platea degli aventi diritto agli sconti, è altrettanto vero che è stata allargata la platea del recupero crediti. «È un'operazione che ha come finalità aiutare tutte le famiglie poco abbienti, con un Isee al di sotto dei 9.000 euro. Regaleremo nel 2018, mediamente, 50 litri di acqua al giorno per ogni componente del nucleo familiare» fa sapere il commissario Abc, D'Angelo.
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