A 4 anni usato come schermo
per una rapina nel Napoletano

A 4 anni usato come schermo per una rapina nel Napoletano
di Carmen Fusco
Sabato 24 Giugno 2017, 17:05 - Ultimo agg. 19:11
3 Minuti di Lettura
Volla. Chissà cosa avrà pensato quel bimbetto: in piedi senza nemmeno il casco in testa, con le mani sul manubrio dello scooter guidato dal suo papà ha assistito senza accennare il minimo movimento alla brusca frenata del veicolo in corsa, alle urla di due donne, agli strattoni e, di sicuro, alle imprecazioni.

Avrà immaginato che il papà stesse scherzando? O si sarà spaventato alla vista di una scena che di certo nei suoi cartoni animati preferiti non avrà mai avuto modo di vedere. E soprattutto quella immortalata dalle telecamere di sorveglianza installate lungo la strada dove è avvenuto il raid è stata per lui una prima volta o è stato già ignaro protagonista di altri scippi commessi dal suo papà? Se lo stanno chiedendo un po' tutti, tra lo stupore e l'indignazione, ma soprattutto sta cercando di appurarlo chi ora dovrà decidere quale destino scegliere per quel piccolo innocente - oltre che per i suoi 2 fratellini - diventato scudo di un genitore che in un solo momento si è macchiato di due crimini: uno contro la donna cui ha tentato di portar via la borsa e l'altro contro suo figlio.

Toccherà al tribunale dei minori stabilire ora le sorti di quel bambino,ma intanto si continua ad indagare. Inchiesta della procura di Nola con la reggente Stefania Castaldi. Indagini affidate ai carabinieri della compagnia di Torre del Greco guidati dal capitano Emanuele Corda.
 

Questi i fatti. Sono le 15,30 del 27 maggio, poco meno di un mese fa. Un uomo sulla trentina viaggia a bordo di uno scooter insieme con il figlioletto. Entrambi senza casco. Nessuno penserebbe mai ad un malvivente in azione ed invece lui all'improvviso accelera ed affianca due donne che camminano. Afferra la borsa di una delle due ma la donna non la molla. Nel tentativo di strappargliela la sbatte a terra. Sembra allontanarsi tra le urla delle donne che chiedono aiuto ed invece prosegue di quale metro poi gira la moto e torna indietro.

Raggiunge di nuovo la sua vittima e prova nuovamente a rapinarla. Infine si allontana con il bambino che ha visto tutta la scena. La donna, una cittadina ucraina, resta ferita ed i medici si pronunciano con una prognosi di 8 giorni. La caduta e le percosse le hanno provocato una serie di traumi. Sotto choc anche la donna che è con lei e che tenta disperatamente di aiutare la sua amica. Scatta la denuncia e cominciano le indagini dei carabinieri della stazione di Volla.

La ricostruzione della vittima trova conferma nelle immagini registrate da un impianto di videosorveglianza. Alla fine al volto viene dato un nome ed un cognome: G.L. un pregiudicato napoletano di 27 anni. Il gip del tribunale di Nola firma l'ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dalla procura di Nola ed eseguita dai militari dell'Arma. A carico del papà scippatore l'accusa di tentata rapina e lesioni gravi ai danni della cittadina ucraina. Per il malvivente scattano le manette e si spalancano le porte del carcere di Poggioreale. Almeno per il momento non potrà coinvolgere nelle sue scorribande quel bimbetto di 4 anni.