Via Toledo, sagra della porchetta
davanti al metrò dell'arte

Porchetta esposta a largo Berlinguer
Porchetta esposta a largo Berlinguer
di Antonio Folle
Martedì 15 Gennaio 2019, 17:26 - Ultimo agg. 17:29
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«La valorizzazione dell'agroalimentare è uno degli obiettivi primari a cui deve tendere una amministrazione comunale, ma lo spettacolo della sagra della porchetta a largo Berlinguer, nella centralissima via Toledo e a diretto contatto con la stazione della metropolitana definita la più bella del mondo, è indecoroso per la città di Napoli». E' il duro attacco del consigliere comunale dei Verdi Marco Gaudini che ha puntato il dito contro la trasformazione di largo Berlinguer - l'area che accoglie la fermata Toledo della Linea 1 - nella brutta copia di una sagra di paese.
 

 

A destare l'indignazione dell'esponente di palazzo San Giacomo è uno stand che espone grossi maiali sezionati e pronti alla vendita. Gaudini ha immediatamente inviato una nota ufficiale al vice sindaco Panini e al presidente della Municipalità Francesco Chirico per chiedere la verifica delle concessioni. Il sospetto, infatti, è che i commercianti non solo non rispettino i limiti imposti dalle concessioni stesse, ma che non rispettino nemmeno le più basilari norme igieniche in materia di haccp.

«Nessuno vuole demonizzare il commercio ambulante - spiega ancora il presidente della commissione ambiente - ma esistono delle regole ben precise che devono essere rispettate. Non si può consentire che la centralissima via Toledo venga trasformata in una fiera di paese con tanto di maxi porchetta esposta. Sono spettacoli che, oltre ad essere indecorosi per la nostra città, possono offendere la sensibilità delle migliaia di persone che ogni giorno si trovano di fronte a maiali fatti a pezzi e pronti per essere venduti. Chi vuole vedere le sagre di paese va a vedere le sagre di paese - l'affondo di Gaudini - i turisti che vengono nella nostra via Toledo di certo non si aspettano di trovarsi di fronte a stand che espongono maiali e maialini imbalsamati».

Non è la prima volta che scoppiano polemiche legate all'esposizione di animali macellati. Lo scorso anno, con una delibera firmata dall'assessore Gaeta, il Comune vietò l'esposizione di capretti e agnelli nelle macellerie. L'ordinanza, dopo un furioso ricorso al Tar da parte delle associazioni dei macellai, fu frettolosamente ritirata. La polemica scatenata dal consigliere Gaudini è stata condivisa e rilanciata anche dal Garante per i Diritti degli Animali Stella Cervasio che ha sottolineato di aver più volte segnalato all'amministrazione comunale fatti del genere ed ha inviato un nuovo accorato appello.

«Nonostante io avessi lo scorso anno segnalato a questa Amministrazione e agli Assessorati competenti che, attraverso i relativi Servizi, provvedono a rilasciare autorizzazioni a chi è autore di tali eventi - spiega - e in particolare di scene aventi come oggetto animali morti mostrati nella loro interezza ed anzi con l'anti-eticità di una fiera godereccia e arretrata che si poteva comprendere nel secolo scorso, ma sicuramente non oggi, alla luce delle nuove sensibilità del rispetto dei diritti animali.
Prego, pertanto, questa Amministrazione - l'appello del Garante per i Diritti degli Animali - di intervenire in merito almeno vietando la vendita di animali morti interi in condizioni come questa, che ne esaltino le modalità di uccisione e la riconoscibilità». 

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