Caos assunzioni a Napoli, protestano trenta maestre escluse dalla graduatoria

Caos assunzioni a Napoli, protestano trenta maestre escluse dalla graduatoria
di Maria Pedata
Domenica 18 Febbraio 2018, 17:00 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 09:42
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Tensione alle stelle per trenta maestre idonee del Comune di Napoli che non saranno chiamate in cattedra. Sono state escluse dalla graduatoria ed è scoppiato il caos dopo la delibera di Palazzo San Giacomo che ha stabilito nuove assunzioni a tempo indeterminato per gli insegnanti-istruttori socioeducativi vincitori del concorso pubblico nel 2015. Sono in bilico, invece, gli altri educatori-insegnanti, quelli del concorso riservato che sono già in graduatoria con anni di esperienza per gli asili nido.

La notizia è circolata l’altro giorno dopo la delibera comunale con il piano del fabbisogno del personale. «Ma i patti non erano questi», deunciano le maestre idonee escluse, già vincitrici del concorso interno al Comune di Napoli.

Quando sono venute a conoscenza del reclutamento esclusivo del personale vincitore del concorso esterno, hanno chiesto subito chiarimenti all’assessorato alla scuola di Palazzo san Giacomo, finora invano. «Avremmo dovuto avere un incarico annuale, ma cosi non è stato fatto – spiega una delle insegnanti – e non è giusto perché siamo già in graduatoria, ci avevano detto che il reclutamento veniva fatto al 50% e invece hanno tagliato noi dell’area interna per privilegiare chi ha fatto il concorso pubblico».

Già insegnanti di palazzo san Giacomo, le donne sono in graduatoria fin dal 2015, quando l’amministrazione partenopea preparò quattro graduatorie: due per le maestre del concorso interno che avevano maturato anni di esperienza e due per i vincitori del concorso pubblico. 

Dalla X Municipalità (Bagnoli-Fuorigrotta) scende in campo a sostegno delle educatrici Laura Carcavallo, consigliera dei Verdi: «Perché non assumere tutte a tempo indeterminato smaltendo la graduatoria del concorso riservato? L’illecito sta nel fatto che non vogliono assumere al 50% da entrambe le graduatorie, ma soltanto da quello esterno, tagliando fuori le idonee». L’ultima parola, adesso, spetta all’assessorato alla Scuola del Comune di Napoli 
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