Scampia, le scuole circondate da degrado: «Manutenzione mai fatta da inizio anno»

La denuncia del quartiere

Scampia, le scuole circondate da degrado
Scampia, le scuole circondate da degrado
di Antonio Folle
Mercoledì 28 Febbraio 2024, 23:03 - Ultimo agg. 29 Febbraio, 06:04
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Non è la selva oscura di dantesca memoria, ma poco ci manca. Il verde che circonda il grande plesso scolastico che ospita gli istituti Melissa Bassi, Vittorio Veneto e Sandro Pertini da diversi mesi è privo di qualsiasi manutenzione e si è trasformato in una vera e propria giungla urbana. Tutta l'area è caratterizzata da erbacce alte fino a mezzo metro all'interno della quale si nascondono grandi quantità di rifiuti, ragazzi e genitori costretti a fare lo slalom tra gli arbusti e un senso di rabbia che cresce giorno dopo giorno per un abbandono al quale non sembra esserci soluzione. È dall'inizio dell'anno scolastico, stando a quanto denunciano i cittadini di Scampia, che il verde non riceve regolare manutenzione e a nulla sono serviti appelli e denunce per una situazione che sembra essere ormai sfuggita di mano.

E le aree di via Ghisleri e viale della Resistenza - strade su cui "ricadono" gli ingressi degli istituti scolastici - non sono nemmeno le sole ad essere in pessime condizioni. Se si fa eccezione delle aree affidate a soggetti privati con il progetto “adotta una aiuola”, gran parte del verde dell'VIII Municipalità - ma si tratta di una problematica comune a gran parte delle Municipalità - è in tristi condizioni di degrado.

«Parliamo di istituti - denuncia Alfredo di Domenico - frequentati da centinaia di alunni e studenti che ogni giorno per entrare in classe devono assistere al degrado perenne delle aiuole esterne.

Io stesso, quando il turno di lavoro me lo consente, accompagno mio nipote a scuola ed ogni volta che assisto a questo scempio mi assale un senso di impotenza che diventa vera rabbia anche alla luce delle esose tasse che paghiamo. Soltanto la stagione invernale ha mitigato un po' questo degrado atavico che noi genitori siamo costretti a subire assieme agli studenti e agli insegnanti come se fosse la condizione ordinaria del nostro contesto ambientale. Un contesto che - continua - è stato completamente abbandonato da chi di dovere e dalle istituzioni. Si può anche comprendere un ritardo delle attività manutentive visto che gli addetti a questo tipo di lavoro sono sempre insufficienti, ma in questo caso specifico posso testimoniare e senza tema di smentita che la cura del verde è completamente inesistente. I ragazzi hanno iniziato l'anno scolastico con questo scempio e ad oltre metà del loro percorso formativo si ritrovano ancora circondati dal degrado. I nostri amministratori si riempiono la bocca con le loro osservazioni sulla scuola, la cultura, l'educazione civica e quant'altro. In questo caso, visto che anche le altre scuole di Scampia non stanno meglio, mi chiedo che messaggio lanciamo ai nostri giovani».

Una situazione a dir poco drammatica che, però, non è figlia della disorganizzazione dei servizi municipali quanto, piuttosto, della cronica carenza di fondi con i quali fanno i conti proprio gli enti di prossimità. I fondi per le attività delle dieci Municipalità cittadine sono ridotti all'osso e non sempre - anzi quasi mai - bastano a garantire le esigenze dei territori. Sulla questione è intervenuto il presidente dell'VIII Municipalità Nicola Nardella il quale, a sua volta, ha inviato un appello, l'ennesimo, al Comune di Napoli per cercare di dare risposte concrete ai cittadini. La Municipalità 8, che comprende i territori di Piscinola, Marianella, Chiaiano e Scampia, è quella con il valore più alto, in termine di metri quadrati, per quanto riguarda il verde pubblico. 1.471.260 metri quadrati se si considerano i dati relativi al verde urbano ed ai parchi pubblici di competenza municipale. Una cifra-monstre a cui, però, non corrispondono fondi adeguati - e tantomeno personale - per la manutenzione ordinaria e straordinaria. 

«Non neghiamo assolutamente di trovarci in una situazione complicata - ha spiegato il numero uno del parlamentino di viale della Resistenza - anzi, vogliamo ribadire con forza le ragioni dei cittadini che protestano. Ci troviamo in un contesto estremamente complicato, con fondi insufficienti a garantire il fabbisogno del territorio, specie se si pensa che la nostra Municipalità, con oltre 800.000 metri quadrati di verde, esclusi i parchi, è la Municipalità con più verde in assoluto. I tecnici - continua Nardella - hanno calcolato per la manutenzione del solo verde urbano, quindi escludendo i parchi, una spesa media di 1 euro al metro quadrato. Per manutenere efficacemente le sole aiuole e le aree verdi dovremmo impiegare tutti i fondi che abbiamo a bilancio, fino all'ultimo euro. Fondi che, invece, devono bastare per la manutenzione delle strade di nostra competenza, degli edifici e di tutte le altre voci accessorie di cui sono responsabili le Municipalità. Il tema del verde - continua Nardella - è un tema importantissimo e sul quale stiamo comunque facendo sforzi notevoli. Palazzo San Giacomo deve fare una seria riflessione sugli stanziamenti alle Municipalità, oggi del tutto insufficienti a garantire il decoro e la sicurezza del territorio. Come Municipalità - ha poi concluso il presidente della Municipalità 8 - rivolgiamo l'ennesimo appello al Comune a rivedere gli stanziamenti o, in alternativa, a concederci il personale necessario alle manutenzioni. Oggi, senza nemmeno un giardiniere in organico, visto che l'ultimo è andato in pensione da poco, possiamo solo continuare ad arrancare».

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Non è la prima volta che dalle Municipalità si levano voci contro il Comune centrale per la ripartizione annuale dei fondi da destinare alle attività dei parlamentini. Da ormai diversi anni - fin dalla prima era targata de Magistris - appare sempre più evidente la necessità di procedere ad una riforma totale del sistema delle Municipalità. A suo tempo fu tentata la strada del ridimensionamento delle Municipalità, con la riduzione del numero di consiglieri, ma la proposta fu bocciata in sede di Consiglio Comunale. Oggi una riforma di un sistema che ormai - lo testimonia lo stato pietoso dei quartieri di periferia - fa acqua da tutte le parti si rende quantomeno necessaria, ma non sembra essere nell'agenda di governo del sindaco Manfredi e della sua Giunta. 

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