Riapre la villa romana a Ponticelli:
gli studenti fanno da guida turistica

Riapre la villa romana a Ponticelli: gli studenti fanno da guida turistica
di Alessandro Bottone
Domenica 21 Maggio 2017, 14:59 - Ultimo agg. 15:34
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Dopo anni di chiusura è stata riaperta al pubblico, bel week end l’antica villa romana  di Caius Olius Ampliatus a Ponticelli, parte est di Napoli.

A fare da “Cicerone” c’erano ben undici studenti dell’83° istituto comprensivo Porchiano-Bordiga: i ragazzini, guidati dalla professoressa e archeologa Gioconda Di Luca, hanno inscenato momenti di vita quotidiana che caratterizzavano il sito prima che venisse distrutto e coperto totalmente dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo. L’area archeologica di via Decio Mure è incastrata in quello che erroneamente è conosciuto come “lotto zero”, complesso di palazzine popolari realizzato dopo il terremoto del 1980 per rispondere all’esigenza abitativa. I primi scavi risalgono al 1985 e durarono due anni. Poi lo stop fino al 2007 quando furono ripresi i lavori che oggi permettono di godere di una struttura che indica la permanenza delle popolazioni latine.

Come testimonia la presenza dei dolium, contenitori di terracotta di forma sferica, quella di Caius Olius Ampliatus era una villa rustica nella quale si producevano vino e olio e molto probabilmente era a conduzione schiavistica. L'importanza di questo insediamento è legata anche al fenomeno eruttivo che evidenzia la furia distruttiva del vulcano campano: vittima della nube ardente fu proprio colui che potrebbe essere l’ultimo proprietario della villa rinvenuto all'interno dell'area archeologica carbonizzato con i pugni chiusi. Ciò induce anche a riflettere sulle ultime scelte urbanistiche che hanno portato a insediare a poca distanza quello che si candida a divenire uno dei grandi poli ospedalieri della regione.
 

I tour sono stati organizzati dall’associazione culturale Econote in collaborazione con il Rotary Community Corp Napoli Est, l’organizzazione che gestirà il sito in accordo con la soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il comune di Napoli. É in elaborazione un manifesto di attività culturali e sociali che proverà a vitalizzare questo tesoro nascosto. Già a partire dalle prossime settimane i giovanissimi delle scuole del circondario faranno visita agli scavi per scoprire una parte di Ponticelli effettivamente poco conosciuta. La specialità di questo programma è proprio nella conduzione delle guide: gli studenti accompagneranno i loro coetanei per raccontare loro la storia e le curiosità della struttura.

«Abbiamo firmato una convenzione con la soprintendenza per la valorizzazione del sito e per la vera riapertura della villa con la consegna alla comunità» afferma Luca Borriello, presidente Rotary Community Corp Napoli Est. «Gli sforzi per manutenere questa porzione di territorio sono immani: ci siamo affidati alla cooperativa Arginalia, creata con la fondazione Vodafone Italia, che ha assunto un giovane di Napoli est a tempo indeterminato per la pulizia dell’area. Speriamo – aggiunge Borriello - di crescere nel tempo per sostenere una programmazione come quella che si sta tenacemente scrivendo in questi mesi».

 
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