Rifiuti, a Napoli c'è la tassa Airbnb: batosta sulle locazioni brevi

Rifiuti, a Napoli c'è la tassa Airbnb: batosta sulle locazioni brevi
di Valerio Esca
Sabato 24 Marzo 2018, 12:07
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Sbloccata, solo in parte, la cassa del Comune di Napoli. Il provvedimento è stato notificato ieri a Palazzo San Giacomo: il pignoramento del Cr8 (Consorzio ricostruzione otto) è stato revocato per la parte relativa agli interessi maturati. Tradotto in cifre, dei 97 milioni di euro del pignoramento esecutivo del 19 gennaio scorso (in cassa al momento dell'apposizione del vincolo da parte della tesoreria comunale c'erano 24 milioni) sono stati liberati 32 milioni 616 mila euro (rispetto ai 50 milioni che oggi l'ente possiede in cassa). Soldi che tornano dunque a disposizione dell'ente, come liquidità. Si tratta del primo effetto immediato dell'accordo tra il Comune e il Governo sul debito con il Consorzio edile, titolare di un credito nei confronti del Municipio per lavori effettuati nel 1981, post terremoto dell'Irpinia, siglato a Roma una settimana fa. Manca ancora la nota formale con la quale si potrà dare il via libera alla revoca dell'intera somma pignorata. A Palazzo Chigi sono stati definiti i termini dell'accordo: sarà lo Stato a pagare il 77 per cento del debito, al Comune spetterà invece il 23 per cento. Il Governo verserà nelle casse del Cr8 circa 66 milioni di euro, Palazzo San Giacomo circa 22, dei quali 19 milioni e 600mila già versati nel 2016, dopo il primo pignoramento ricevuto dal Municipio. Non c'è stato neanche il tempo di incassare la lieta novella, che al Comune si registra la corsa contro il tempo per portare in Consiglio comunale entro il 31 marzo le delibere propedeutiche al bilancio, approvate in giunta in questa settimana. Al momento la data della seduta dell'assemblea cittadina non c'è. Le delibere l'ultima è stata approvata ieri sono in corso di pubblicazione sull'albo pretorio. Bisogna tenere conto che sarà necessario il parere, seppur non vincolante, delle Municipalità, quello obbligatorio dei Revisori dei Conti (che dovrebbe arrivare martedì 27) e la discussione in commissione. In questo contesto sembrerebbe il 29 marzo la data individuata per la seduta sulle delibere di bilancio. In caso non si riuscisse ad approvarle, le nuove tariffe non potranno entrare in vigore e verranno utilizzati gli indici di riferimento del 2017.
 
Rispetto alle delibere al momento approvate in giunta saltano fuori alcune modifiche significative per il Cosap (Canone occupazione suolo e aree pubbliche) e per la Tari, la tassa dei rifiuti. I regolamenti di Imu e Tasi hanno mantenuto l'impianto già esistente, tranne sulla parte relativa alla modifica del valore massimo delle controversie tributarie soggette a reclamo/mediazione, che è stato portato da 20 mila euro a 50 mila euro e alla variazione del tasso di interesse annuo sui crediti e debiti tributari dell'Ente, portato al 3,3 per cento. Sul Cosap sono state fissate regole chiare alle quali le attività di impresa  dovranno attenersi: il rispetto dell'ambiente, del lavoro, del codice della strada e della riduzione dei rifiuti. Alla sanzione di  carattere economico, viene poi affiancata quella della chiusura dell'esercizio fino al pieno adempimento dell'ordine, per un periodo non inferiore a cinque giorni. Ritoccate in aumento alcune tariffe, come quella per i traslochi e le  occupazioni superiori a 12 mesi, mentre è stata prevista una riduzione  per le edicole, recependo l'accordo intervenuto tra l'Anci e la Fieg (Federazione italiana editori giornali) per rivitalizzare il settore. Rincari in vista fino al 20 per cento per le occupazioni permanenti e forfettarie, con un maggiore introito previsto dal Comune pari a 750 mila euro.

Nel regolamento Tari è stata introdotta invece una nuova categoria di utenza per le locazioni brevi con una tassazione intermedia tra l'utenza domestica e quella commerciale: la tariffa applicata sarà la stessa dei nuclei familiari di sei componenti ad uso continuativo. Dunque una delle più alte. Approvato anche il Piano economico finanziario per il servizio di gestione dei rifiuti, dal quale è emersa una riduzione del costo del servizio di circa un milione di euro. Da questo deriva una leggera riduzione delle tariffe Tari su tutte le categorie. In sostanza si pagherà leggermente di meno la tassa sulla spazzatura grazie alla riduzione del costo di gestione dei rifiuti e al recupero su alcune attività di lotta all'evasione. Per le tariffe da applicare ai servizi a domanda individuale erogati dal Comune di Napoli, rispetto alla percentuale minima di copertura dei costi dei servizi, stabilito dalla normativa per gli enti in riequilibrio nella misura del 36 per cento, quest'anno Palazzo San Giacomo assicura una copertura maggiore, grazie alle misure di efficientamento della spesa e di rimodulazione delle tariffe, che consentono di prevedere il raggiungimento di una percentuale prossima al 45 per cento.

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