Napoli, «Tangenziale, il pedaggio
non si deve pagare»

Napoli, «Tangenziale, il pedaggio non si deve pagare»
di Valerio Iuliano
Mercoledì 15 Febbraio 2017, 08:45 - Ultimo agg. 12:10
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Il Parlamento Europeo ha dichiarato illegittimo il pedaggio della Tangenziale di Napoli. Il Parlamento ha accolto un emendamento proposto dal deputato dei popolari europei Fulvio Martusciello al rapporto sullo stato della Concorrenza nell'Unione. L'emendamento riguardava le strade che delimitano le aree urbane. «Si tratta di un testo vincolante», spiega lo stesso Martusciello, secondo cui il governo italiano dovrà tenere conto del voto di ieri. Da Strasburgo arriva, dunque, un invito agli stati membri a sancire la revoca delle concessioni ai gestori che fanno pagare il transito sulle autostrade urbane. Ma dai vertici della società concessionaria napoletana replicano che si tratta solo di una relazione annuale e che la pronuncia del Parlamento di Strasburgo non avrà effetti. Quello di ieri, comunque, è l'ennesimo atto della lunga querelle sul pedaggio dell'autostrada che attraversa la città dal 1972. Una disputa destinata a proseguire ancora a lungo. E, per la prima volta, arriva un verdetto- benché le conseguenze siano tutte da verificare - dell'assemblea di Strasburgo sulla legittimità del balzello. «Pagare il pedaggio della Tangenziale di Napoli per uscire dall'area cittadina - spiega Fulvio Martusciello - è lesivo della concorrenza e gli Stati membri devono revocare le concessioni».


La disparità di trattamento tra i pendolari che si trovano a Napoli e quelli di altre città è, a giudizio di Martusciello, una delle ragioni principali dell'esito favorevole del voto. Una disparità che risiede nel fatto che agli automobilisti partenopei viene chiesto un pedaggio per uscire dalla città, dovendo attraversare la Tangenziale. E il balzello sull'autostrada urbana viene considerato un caso unico in Europa. In discussione anche il principio della concorrenza tra le aziende di trasporto merci sulle strade europee, evidentemente falsata secondo i sostenitori dell'abolizione del pedaggio. Ma le tesi di questi ultimi sono state contrastate con forza. Sulla questione c'è stato uno scontro acceso tra le opposte fazioni.


«Al termine della votazione - prosegue Martusciello - il vice presidente dell'assemblea Sassoli aveva proclamato il punto 135 non approvato, poi di fronte a richieste di verifica si è proceduto al voto elettronico dal quale è risultato invece che l'emendamento era approvato. In realtà, già nella giornata precedente, alcuni gruppi avevano chiesto la votazione per parti separate, facendo intravedere la possibilità che votassero contro. Erano partite, evidentemente, le telefonate delle lobby dei concessionari. Ora la palla passa al governo italiano che deve mettere in pratica, pena la procedura di infrazione, quanto votato dal Parlamento».


L'eventualità che al governo nazionale tocchi pronunciarsi sull'emendamento viene smentita da altri. E, in ogni caso, la revoca delle concessioni, almeno nel caso della Tangenziale, appare un'ipotesi piuttosto improbabile, soprattutto per le prevedibili resistenze da parte dei gestori. Tuttavia l'iniziativa di Martusciello sembra destinata a rafforzare il fronte dei sostenitori dell'eliminazione del pedaggio.

Il governo potrebbe essere costretto a rivedere le sue posizioni, su sollecitazione dell'Ue. La battaglia sulla tariffa della Tangenziale potrebbe vedere schierati anche altri europarlamentari, su sollecitazione dei partiti. Il voto di ieri conferma che quello del balzello dell'autostrada urbana - attualmente a quota 95 centesimi per le auto - è un argomento sempre vivo. E, di sicuro, se ne riparlerà a breve.

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