Napoli, a rischio chiusura il Sert del Vomero: l'ospedale Cardarelli rivuole l'immobile

Napoli, a rischio chiusura il Sert del Vomero: l'ospedale Cardarelli rivuole l'immobile
di Valerio Esca
Sabato 3 Novembre 2018, 12:00
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«Esprimo enorme preoccupazione per la paventata imminente chiusura della struttura Sert all'interno dell'ospedale Cardarelli». Comincia così la missiva inviata dal presidente della quinta Municipalità Paolo De Luca, al direttore generale Asl Napoli 1 Mario Forlenza e al manager del Cardarelli Ciro Verdoliva. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno e lascia poco spazio all'immaginazione. Il centro di assistenza per i tossicodipendenti di via Pansini (che rientra nel distretto Vomero-Arenella) andrà chiuso entro fine novembre. La direzione del Cardarelli ha comunicato agli uffici del Sert, diretti dal dottor Gennaro Pastore, che quella struttura servirà per alcuni ambulatori e deve dunque rientrare nelle disponibilità dell'ospedale.
 
La Municipalità, compulsata dalla comunità che frequenta ed utilizza la struttura, si è fatta portavoce delle istanze dei cittadini «in quanto si legge ancora nella lettera del numero uno del parlamentino della zona collinare rappresenta un presidio importante per l'accoglienza dei numerosi fruitori, che sarebbero privati di un punto di riferimento indispensabile e di supporto necessario». «Noi vogliamo che il Sert non si muova da via Pansini tuona De Luca Per tutto il Vomero-Arenella è un centro fondamentale. Le persone che necessitano di assistenza e che frequentano la struttura sono circa 600. Tra chi soffre di tossicodipendenza e ludopatie». Il braccio di ferro va avanti da settimane, ma il tempo è agli sgoccioli. Il presidente della Municipalità promette le barricate: «Al fine di trovare un'utile soluzione alla problematica evidenziata mi faccio promotore per la composizione di un tavolo di confronto con l'Asl e il Cardarelli». De Luca ha già incontrato il manager dell'Ospedale, Verdoliva, che ha dato la sua disponibilità a partecipare al confronto, oltre che a trovare una soluzione. «Spero ci sia spazio per poter far rientrare l'allarme evidenzia ancora il presidente della Municipalità Bisogna tentare in tutti i modi di tenere aperta la struttura. Gli uffici del Cardarelli hanno già sollecitato un intervento dell'Asl, affinché mettesse a disposizione altri luoghi, sempre sul territorio collinare, per evitare di far calare definitivamente il sipario sul servizio. Ad oggi però dall'Asl non sono pervenute risposte.

Restano dense le nubi su via Pansini e al momento pare non ci sia alternativa diversa dalla chiusura del Sert. Una struttura dove si svolgono tra le altre cose «attività di prevenzione, cura e riabilitazione, trattamenti con farmaci sostitutivi, sostegno psicologico ed interventi di tutela della salute e di reinserimento nel tessuto sociale», e che considerando l'ingresso separato e slegato dagli altri edifici, consente anche riservatezza per i pazienti: «Questo è uno dei tanti motivi spiegano dal parlamentino Vomero-Arenella per il quale lotteremo fino alla fine per evitare la chiusura del presidio. Chi soffre di tossicodipendenza e di ludopatia necessita assolutamente di discrezione». I prossimi passi? «Attendiamo innanzitutto una risposta dell'Asl ribadisce De Luca dopodiché, a giorni, convocherò un tavolo di confronto e vediamo chi partecipa e chi no. Il manager del Cardarelli credo ci sarà e spero si presenti anche qualcuno della direzione centrale dell'Asl Napoli 1. Non abbiamo più tempo, visto che la chiusura è prevista per fine novembre. A questo punto giochiamo a carte scoperte. Temo che qualcuno si stia nascondendo in attesa della data di riconsegna della struttura».
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