Napoli, è scontro tra Abc e Comune sul futuro di novanta lavoratori

Napoli, è scontro tra Abc e Comune sul futuro di novanta lavoratori
di Pierluigi Frattasi
Mercoledì 23 Maggio 2018, 10:27
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Braccio di ferro tra Comune e Abc sulla stabilizzazione dei dipendenti Net Service, società controllata dell'azienda idrica, che da anni, con i suoi 90 operai qualificati, svolge una serie di mansioni indispensabili per la vita dell'acquedotto cittadino: dalla sostituzione dei contatori alla manutenzione delle tubature. Risorse preziose da valorizzare, per il commissario Abc Sergio D'Angelo, che a ottobre ha approvato una delibera che prevede la fusione per incorporazione di Net Service in Abc ancora inattuata. Un ramo da tagliare, per i responsabili degli uffici finanziari del Municipio, che, prendendo in parola il dettato della legge Madia, l'hanno messo nero su bianco nella delibera di riorganizzazione delle società partecipate approvata a febbraio: «Net Service va messa in liquidazione». Non chiudendo la strada, però, al contempo ad un dialogo con l'Abc sull'ipotesi di internalizzazione. Un tavolo di confronto è stato aperto. Ma c'è poco tempo. La deadline è fissata al prossimo settembre, altrimenti si rischia che possa scattare la cassa integrazione. Entro quella data il Comune dovrà dare una risposta, approvando la relativa delibera per la stabilizzazione dei lavoratori di Net Service.
 
La società satellite di Abc costa 8 milioni di euro l'anno ed è recentemente finita all'attenzione della Procura della Corte dei Conti della Campania, che lo scorso gennaio proprio sui progetti di assorbimento del personale e sulle ricapitalizzazioni avvenute negli anni per salvare le due società satellite di Abc - oltre a Net Service la Marino Lavori - ha emesso 20 inviti a dedurre per ex amministratori durante gli anni 2013-2014, per un danno erariale ipotizzato di circa 3 milioni di euro. L'inchiesta, condotta dal pm contabile Ferruccio Capalbo, mira a chiarire se i tentativi di salvataggio delle due partecipate, fortemente in crisi, portati avanti dall'Abc siano stati dei «soccorsi finanziari», in violazione delle norme sul divieto degli aiuti di Stato alle società in perdita. Il piano di internalizzazione varato a ottobre, intanto, al momento è fermo al palo, bloccato dalla relazione degli uffici municipali che vigilano sulle partecipate, che però si sono riservati una serie di approfondimenti per valutare l'esistenza delle condizioni normative e finanziarie per mandare in porto la stabilizzazione. L'esito potrebbe arrivare a giorni. Ma i lavoratori non ci stanno e hanno già alzato gli scudi. «La nostra Azienda - scrivono in un comunicato i sindacati - è costituita da lavoratori specializzati che operano in questo settore da 30 anni. Perché non si vuole trovare una soluzione come già avvenuto per il consorzio San Giovanni? L'assorbimento è indispensabile. Intervenga il sindaco. Siamo pronti alla mobilitazione».

Il management di Abc, intanto, non ha cambiato posizione e difende a spada tratta la delibera di stabilizzazione. «Ben vengano gli approfondimenti della Corte dei Conti - chiarisce Sergio D'Angelo - Dall'incorporazione di Net Service si produrranno economie di scala e risparmi per 1,5 milioni di euro. È un'operazione indispensabile. Si tratta di competenze formate a lungo da Abc, che conoscono bene la nostra rete e di cui non si può fare a meno. Siamo sotto organico, se dovessimo privarci di queste risorse dovremmo acquistare competenze analoghe sul mercato, che non troveremmo. L'assorbimento ha notevoli vantaggi: abbatte i costi del lavoro, grazie all'adozione del contratto di servizio Abc meno oneroso di quello Net Service e ai tagli di Cda e organi di vigilanza e controllo. Non vediamo ostacoli al percorso. Attendiamo la decisione del Comune». Perché la disparità di trattamento con il Consorzio San Giovanni assorbito da Abc due anni fa? «In quel caso - spiega D'Angelo - si è ritenuto di applicare la legge Galli che prevede assunzione e assorbimento dei lavoratori già coinvolti nel ciclo integrato delle acque, in quanto i lavoratori dell'ex depuratore già gestivano alcuni impianti di sollevamento. Noi sosteniamo una tesi analoga per Net Service, i cui lavoratori svolgono già funzioni sostitutive e complementari di Abc: sostituiscono i contatori, e noi siamo chiamati a revisionarne 15mila all'anno, svolgono attività edili propedeutiche alla manutenzione dell'acquedotto». Le risorse nel bilancio Abc ci sarebbero. L'azienda speciale dell'acqua pubblica ha chiuso i bilanci 2015 e 2016 con 3,2 milioni di euro di avanzo, che dovranno essere adesso approvati dal consiglio comunale. E sta redigendo il bilancio consolidato, inclusivo anche del rendiconto Net Service, per il 2017. Dopodiché si metterà mano al previsionale 2018. «La struttura patrimoniale è solida - conferma D'Angelo - e Abc si candida a gestire l'ente idrico dei comuni del Napoletano». Conti migliorati anche grazie alla possibilità di cancellare il debito di 16 milioni con il Comune per gli utili indebitamente girati al Municipio, come prescritto dalla Corte dei Conti.
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