Napoli, la svolta di Scampia: «La Vela verde abbattuta dopo l'estate»

Napoli, la svolta di Scampia: «La Vela verde abbattuta dopo l'estate»
di Valerio Iuliano
Domenica 13 Maggio 2018, 11:28
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La Vela verde sarà abbattuta dopo l'estate. E tra un anno e mezzo inizierà il primo anno accademico dei corsi di laurea della Facoltà di Medicina. Dal dibattito del «Sabato delle Idee» sulle periferie napoletane, svoltosi ieri presso l'Istituto Tecnico Industriale «Galileo Ferraris», nel cuore di Scampia, arrivano due buone notizie per il quartiere.
 

A sollecitarle è lo scienziato Marco Salvatore, secondo il quale «Il Sabato delle Idee vuole evolversi da incubatore di idee a sollecitatore di azioni concrete». Un invito raccolto dall'assessore comunale all'Urbanistica Carmine Piscopo, che ha fatto il punto - insieme con il vicesindaco Raffaele Del Giudice e con l'assessore al Lavoro Enrico Panini- sul cronoprogramma per la demolizione della prima vela. Dall'aggiudicazione della gara per l'assegnazione dei lavori di abbattimento, avvenuta ai primi di aprile, scaturirà nei prossimi mesi l'avvio dei lavori. «Al netto di contenziosi sul piano delle procedure, che fanno parte - spiega Piscopo - della vita dei cantieri, e dei processi di mobilità dei nuclei insediati, l'area della Vela verde potrebbe essere cantierizzata dopo l'estate, comunque entro l'anno. Ma sempre se non vi saranno contenziosi per i quali si devono attendere i tempi previsti per la loro risoluzione».
 
La riqualificazione urbanistica del quartiere a nord di Napoli partirà dalla demolizione della prima Vela. «Il futuro di Scampia dopo le vele» è il titolo della riflessione del Sabato delle Idee coordinata dal responsabile della redazione napoletana del quotidiano La Repubblica Ottavio Ragone, alla quale hanno preso parte oltre duemila studenti. E il futuro di Scampia passa anche per la realizzazione della Facoltà di Medicina. «La Regione - spiega Piscopo - sta scrivendo un decreto di assegnazione per 5,5 milioni di euro e il Comune interverrà con una quota di 2,6 milioni. Presto ripartiranno i lavori». Mentre il rettore dell'università federiciana Gaetano Manfredi annuncia: «Ad ottobre 2019 saremo pronti ad avviare a Scampia il primo anno accademico dei corsi di laurea delle professioni sanitarie della Facoltà di Medicina». Mettere in rete università, scuole e associazioni del territorio è per lo scienziato Marco Salvatore una possibilità concreta per il rilancio delle periferie. Lo stesso Salvatore- fondatore del Sabato delle Idee- ha annunciato in apertura di dibattito la nascita di un laboratorio progettuale permanente per le periferie napoletane. «Eravamo a Gianturco, nel cuore della periferia di Napoli Est - ha sottolineato Salvatore - nel 2009 quando è partito Il Sabato delle Idee ed eravamo a Gianturco nel 2015 quando abbiamo avviato la riflessione sulle periferie napoletane guidati dall'idea di Renzo Piano di una riqualificazione urbanistica che diventa rammendo sociale». Il laboratorio per le periferie partirà da Ponticelli nel prossimo mese di ottobre. «L'idea- riprende Salvatore - è quella di mettere in rete i grandi poli formativi della città, le scuole eccellenti di periferie e le associazioni più attive dei territori per iniziare a lanciare nuovi progetti per lo sviluppo delle periferie». Per gli studenti che hanno partecipato al dibattito, «la scarsa attrattività» di Scampia è uno dei primi problemi da affrontare. «Bisogna fare in modo che la gente degli altri quartieri possa venire a Scampia anche la sera». È il coro unanime degli stessi studenti che sottolineano come a Scampia manchi un cinema, un teatro e dei locali per i ragazzi. Per lo sceneggiatore Maurizio Braucci, direttore artistico del progetto di Teatro-Pedagogia Arrevuoto e per l'attrice Gina Amarante, tra i protagonisti di Gomorra La Serie, proprio il teatro può essere uno degli strumenti di sviluppo, sia come momento di formazione culturale per i giovani, sia come polo di «attrazione» verso Scampia. Un quartiere già «socialmente accogliente», anche più di altri, come ha spiegato il procuratore Giovanni Melillo, sottolineando «il grande esempio civico venuto da Scampia nel rispetto dell'insediamento dei campi rom, a differenza di quanto magari sarebbe accaduto in alcuni quartieri bene della città». L'assessore regionale Lucia Fortini ha illustrato agli studenti le opportunità derivanti dal progetto «Scuola viva». «Le Università- ha evidenziato invece il rettore del Suor Orsola Lucio d'Alessandro - debbono prendersi cura dei giovani delle periferie».
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