Napoli, Centro Direzionale da rilanciare: prostituzione a ogni ora del giorno

La denuncia dei consiglieri della VI Municipalità

Napoli, Centro Direzionale da rilanciare
Napoli, Centro Direzionale da rilanciare
di Alessandro Bottone
Giovedì 16 Maggio 2024, 19:27
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Un nuovo volto al centro direzionale e alle strade limitrofe. É ambizioso il progetto per rigenerare l'ampia zona posta alle spalle della stazione centrale di Napoli e con il quale si immaginano nuove infrastrutture e servizi per la collettività. Intanto bisogna fare i conti con il degrado e con problemi non risolti da tempo tra cui la dilagante prostituzione. Il fenomeno, noto ai più da ormai diversi anni, interessa in particolare le strade di accesso alla grande isola dei servizi e i sotterranei della medesima cittadella realizzata su disegno dell’architetto e urbanista giapponese Kenzo Tange.

Quotidianamente, a ogni ora del giorno, diverse persone vendono il proprio corpo per occasioni di sesso approfittando della particolare configurazione dei diversi quartieri e del passaggio frequente di veicoli. Uomini e donne di ogni età frequentano via Taddeo da Sessa, proprio ai piedi dei grattacieli, per attendere i propri clienti. Altre si posizionano tra via Emanuele Gianturco, via Galileo Ferraris, corso Meridionale, via Brin e strade vicine particolarmente gettonate da chi cerca esperienze sessuali a pagamento.

La spinosa questione sarà affrontata nel corso del Consiglio della IV Municipalità - ente che amministra i quartieri San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale e Zona Industriale - previsto martedì 21 maggio alle ore 11.

La discussione parte dall'ordine del giorno presentato dal Partito Democratico del 4° Municipio di Napoli. Nel documento i consiglieri Vincenzo Borriello, Nunzio Esente, Giovanni Borriello, Salvatore Esposito e Alessandro Gallo evidenziano la necessità di garantire sicurezza e decoro urbano ai residenti e chiedono, dunque, alla presidente della Municipalità di dialogare con il sindaco di Napoli affinché sia rispettata la volontà del Consiglio che si è già espresso sul tema l'estate scorsa attraverso un atto d'indirizzo approvato a maggioranza.

 

In effetti, il problema è stato affrontato nella seduta del 10 luglio 2023 alla presenza dell'assessore comunale con deleghe alla polizia municipale e alla legalità Antonio De Iesu. In questa occasione diversi amministratori locali hanno denunciato l'aggravamento della problematica in alcune zone del territorio municipale - anche in prossimità di scuole e sedi istituzionali - e il coinvolgimento in tali atti anche di minori oltre all'utilizzo dei sottopassi del Centro Direzionale. Diverse le richieste: dal maggior controllo da parte delle forze dell'ordine con pattugliamenti nelle zone più sensibili, all'attivazione di impianti di videosorveglianza, all'apertura di un tavolo tecnico in prefettura per affrontare la tematica. In risposta ai consiglieri, De Iesu aveva evidenziato che «il tema è combattere lo sfruttamento della prostituzione» con il relativo impegno a portare «tale tematica all'interno del comitato di sicurezza per istituire dei servizi interforze», si legge negli atti. Inoltre, l'esponente della giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi si era impegnato a sentire l'avvocatura di Palazzo San Giacomo per valutare l'opportunità di una ordinanza specifica per contrastare le circostanze che - come denunciato dagli esponenti della Municipalità - hanno pesanti ricadute sull'immagine e sul decoro urbano di quest’angolo della città a due passi da piazza Garibaldi e crocevia di migliaia di persone. Puntuali segnalazioni e istanze sono state messe nero su bianco nell’atto di indirizzo approvato dal Consiglio con i soli voti contrari dei consiglieri Carmine Stabile e Fabio Broccardo.

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«Bisogna mantenere i riflettori accesi perché non si può immaginare un rilancio di un'aria importante come il Centro Direzionale di Napoli e non includere questo tema», afferma Alessandro Gallo, capogruppo del Partito Democratico alla IV Municipalità e presidente del comitato civico del Centro Direzionale. «Da oltre 15 anni denuncio, unitamente a tutti i membri del comitato civico, agli organi preposti lo strazio che residenti ed operatori sono "costretti" ad assistere dalle prime ore del mattino a notte inoltrata, e quando pare si ci si avvii ad una svolta in senso positivo, si arriva ad un punto dove pare che tutti hanno le mani legate o peggio girano la testa dalla parte opposta», spiega l’esponente del Municipio di Napoli Est che insiste: «Ritengo che i tempi siano maturi per cercare una soluzione a questa problematica ma soprattutto cercare uno strumento che aiuti chi oggi è colpito da questa piaga sociale che rende schiavi le persone. Non si può immaginare di vivere in una società civile dove esse sono indotte a vendere il proprio corpo. Bisogna essere amministratori pubblici e trecentosessanta gradi e tutelare chi viene colpito e chi viene danneggiato da questo tipo di problematica. Sinceramente non perdo la speranza e mai come in questo periodo storico pongo tutta la mia fiducia nel Sindaco Gaetano Manfredi», precisa Gallo.

Intanto di fronte a un numero importante di presenze, complici le buone temperature, le criticità sono evidentemente peggiorate proprio negli spazi prossimi alle sedi di Regione Campania e altri enti istituzionali, nonché di uffici e altre importanti realtà del terzo settore.

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