«Piazza Mercato, no alla pietra etnea», la Soprintendenza conferma lo stop ai lavori

«Piazza Mercato, no alla pietra etnea», la Soprintendenza conferma lo stop ai lavori
di Pierluigi Frattasi
Domenica 20 Maggio 2018, 09:00
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La Soprintendenza conferma lo stop al restyling di piazza Mercato da parte del Comune. Nel mirino, l'uso della pietra etnea per ripavimentare la storica piazza attualmente in basoli vesuviani, mai autorizzato dai funzionari del ministero dei Beni Culturali. Negli scorsi giorni, i tecnici di Palazzo Reale si sono recati sul cantiere per verificare lo stato dei lavori, dettando una serie di prescrizioni indispensabili per ottenere il via libera alla ripresa dei lavori. Il Comune dovrà inviare lo schema con i disegni particolareggiati della posa in opera sia dei basoli vesuviani recuperati dalla piazza e dalle strade limitrofe, da riutilizzare per rifare il pavè, sia delle parti destinate a eventuali innesti, che comunque saranno ammissibili solo per le aree marginali della piazza. Niente pietra etnea, insomma, sulla parte centrale dell'emiciclo, dove pure il Comune aveva già cominciato a mettere mano. Da rifare anche le fughe tra i basoli già posizionati: per la Soprintendenza sono troppo larghe. La sospensione del cantiere, quindi, viene prorogata fino all'invio della documentazione.
 
Lo stop al cantiere era arrivato la scorsa settimana, quando, con una nota al Comune, il Soprintendente Luciano Garella, dopo aver rilevato l'uso di pietra etnea mai autorizzata, aveva chiesto «di sospendere qualsiasi intervento non autorizzato». Il caso era stato segnalato negli scorsi mesi da diverse associazioni, tra cui, il Comitato Portosalvo, ItaliaNostra e dal consigliere municipale Pino De Stasio. Il restyling della piazza, che rientra nel Grande Progetto Centro Storico Unesco, è partito lo scorso dicembre e dovrebbe durare 336 giorni. Il progetto originario prevedeva il riutilizzo dei basoli vesuviani per almeno il 70% e il reintegro del restante 30% con basoli vesuviani attinti dalle strade limitrofe, ma non l'uso della pietra etnea. Una scelta obbligata, invece, quest'ultima, secondo il Comune, come hanno ribadito i tecnici comunali venerdì, nel corso di un sopralluogo di una delegazione della commissione Urbanistica, con i consiglieri Eleonora De Majo e Gaetano Troncone. «Per i nuovi inserti hanno spiegato i tecnici - sarà utilizzata la pietra etnea, scelta per similitudine di colore e consistenza, nell'impossibilità di reperire nuova pietra vesuviana». Con una lettera al Soprintendente Garella, intanto, il vicepresidente di ItaliaNostra Napoli, Luigi De Falco, ribadisce il no all'uso della pietra etnea a piazza Mercato. «Il Comune spiega - avrebbe dovuto fare, già a monte, una diversa valutazione sull'opportunità di prevedere il rifacimento della pavimentazione di grandi superfici della piazza: intervento scarsamente giustificabile sotto il profilo economico e ispirato da un'istanza estetica superata. Ancor più se oggi viene utilizzato materiale estraneo (pietra etnea) in luogo di quello storico locale. Quel materiale, mai autorizzato, va rimosso. Una conduzione accorta di un intervento delicato di restauro avrebbe dovuto indurre i responsabili a valutare compiutamente le quantità inevitabilmente soggette a sacrificio e non indurre ad agire a tappeto e indiscriminatamente con l'estranea pietra etnea, come pare si sia fatto». Mentre il consigliere Troncone conferma «l'auspicio di recuperare quanti più basoli vesuviani possibile».

Dal progetto, intanto, comincia a delinearsi anche quella che sarà la futura piazza Mercato rimessa a nuovo, assieme all'attigua piazza del Carmine, attualmente ridotta a parcheggio delle auto, preda di posteggiatori abusivi. Nella nuova configurazione, ci sarà molto meno spazio per la sosta. Le due piazze saranno quasi interamente pedonalizzate. A piazza del Carmine saranno eliminati gli stalli per le auto e sarà addolcita la salita verso via Marina. Davanti alla chiesa del Carmine è prevista un'area pedonale a verde. A piazza Mercato, il marciapiedi antistante Palazzo Ottieri sarà allungato di 5 metri, in modo da scongiurare la sosta delle auto, creando un'area pedonale al servizio dei commercianti. Scomparirà anche la strada carrabile antistante la chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato, anche questa pedonalizzata. La parte centrale della piazza, attualmente divisa da un gradino, sarà livellata su un unico piano a schiena d'asino. Niente più partite di calcetto improvvisate, insomma. Si circolerà solo all'esterno dell'emiciclo, con la possibilità di carico-scarico per i locali commerciali. La piazza sarà illuminata da 12 piccoli lampioni al posto dei 4 piloni attuali. Rifatto l'impianto fognario. Inoltre, saranno posizionati degli emergency point lungo il perimetro della piazza, per alimentare i palchi per gli eventi. Infine, i piloni di pietra che al momento delimitano una parte interna dell'emiciclo, saranno rimossi e spostati lungo il perimetro esterno, legati tra loro da catene, in funzione di dissuasori sia per i motorini che per la sosta selvaggia delle auto.
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