Napoli, il verde non è più verde nel parco Mascagna: «Così il Comune impoverisce la città»

«I cittadini stanno vedendo sparire il verde pubblico giorno dopo giorno mentre si consumano scempi come quelli del parco Mascagna. La città si sta impoverendo e quello che si vede girando nelle aree verdi sono solo monconi di alberi malamente capitozzati dal Comune di Napoli. Non si riesce a capire come si possa consentire che gli alberi vengano feriti in questo modo ed è ancora più incomprensibile il silenzio di chi pure avrebbe il dovere di intervenire per scongiurare queste situazioni».

Sono le dichiarazioni della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Marì Muscarà che ha commentato lo stato del verde pubblico in città. L'esponente di palazzo Santa Lucia ha puntato il dito direttamente contro il Comune di Napoli, accusando palazzo San Giacomo di inefficienza circa la gestione del patrimonio arboreo. La consigliera regionale è poi ritornata sulla situazione del parco Mascagna, riaperto dopo mesi di aspre polemiche da parte dei residenti del quartiere Vomero.

«Non si sa quanti alberi siano stati potati - ha proseguito - quello che si vede è solo quell'orrendo tappetino sintetico di colore verde che rappresenta un pericolo per due ragioni. La prima è che non consente agli alberi di ricevere le acque piovane e, di conseguenza, una giusta irrigazione, la seconda è che si impedisce ai bambini di poter stare a contatto con una superficie naturale, preferendo l'artificio dell'erba di plastica all'erba naturale. Gli alberi - l'affondo di Marì Muscara - sono fondamentali per salvarci dall'inquinamento atmosferico, per questo è importante mettere al primo posto la cura e la manutenzione del verde in una città iper-inquinata come Napoli, salvata solo dalle errate valutazioni fatte dall'Arpac circa lo stato d'inquinamento».

Ne ha davvero per tutti la consigliera pentastellata. Non ha risparmiato critiche all'operato dei Verdi che, in consiglio comunale, appoggiano la maggioranza arancione del sindaco de Magistris: «I Verdi che siedono in consiglio comunale e l'ambientalismo non hanno niente a che vedere. Purtroppo ci troviamo di fronte a soggetti politici che appoggiano il Comune di Napoli e che, in Regione, appoggiano le scelleratezze di vuole fare scelte retrograde come quelle di bruciare le ecoballe».