«Davanti all'incompetenza e all'inefficienza degli Stati - ha detto il vice sindaco di Barcellona, Asens - è più che mai importante che le Città, che incarnano alternative di civiltà di fronte al dramma dei rifugiati, si organizzino tra loro e siano capaci di interpellare gli Stati ed accogliere più e meglio i rifugiati». «Stiamo lavorando - ha commentato il primo cittadino partenopeo - per un ruolo sempre più importante delle comunità europee del Mediterraneo e delle città che possono contribuire alla costruzione di una Europa dei popoli e dei diritti, una Europa in cui le differenze siano una ricchezza.
Vogliamo che il Mediterraneo torni ad essere un mare di pace in cui i popoli possano vivere insieme e quindi mai più mura, filo spinato e respingimenti. È un percorso che stiamo facendo insieme, un gran lavoro a cui diamo tanta importanza».