Spunta Hitler sul presepe di Napoli, la rabbia dei pastorai: «Così sfregiano la storia»

Spunta Hitler sul presepe di Napoli, la rabbia dei pastorai: «Così sfregiano la storia»
di Paolo Barbuto
Martedì 11 Dicembre 2018, 11:00 - Ultimo agg. 15:47
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La divisa verde riprodotta alla perfezione con tanto di croce uncinata sulla fascia del braccio sinistro, il braccio destro sollevato con la mano tesa nel saluto nazista, baffetti e pettinatura uguali all'originale: a San Gregorio Armeno, in mezzo ai pastori e alle statuine dei personaggi d'attualità è comparso anche Adolf Hitler, e sono esplose le polemiche.

La statuina è stata realizzata da Genny Di Virgilio, l'artigiano dei pastori che da sempre produce figurine dei personaggi d'attualità, da Cristiano Ronaldo a Luigi Di Maio, da Papa Francesco a Matteo Salvini, da Pino Daniele a Silvio Berlusconi: la statuina di Hitler, però, non s'era mai vista e probabilmente non si sarebbe mai dovuta vedere. Lo pensano in tanti a San Gregorio, la stradina dell'artigianato presepiale che proprio nel mese di dicembre vive i suoi giorni di massima visibilità. Parole durissime sono arrivate dai vertici dell'Associazione Corpo di Napoli che riunisce gran parte degli artigiani presepisti di San Gregorio: «Prendiamo le distanze da questo evento, si tratta dell'iniziativa di una singola bottega che non trova nessun tipo di condivisione da parte delle altre», tuona il portavoce Gabriele Casillo che in questo momento si trova ad Alessandria per una mostra di presepi napoletani. Con Casillo i rappresentanti della bottega Onofrio e della bottega Iasevoli che pure tuonano contro quella statuina: «Non c'entra nulla con l'arte presepiale di San Gregorio Armeno».
 
Quella statuina è rimasta in esposizione per una sola giornata, sabato scorso, l'otto dicembre che da sempre è la data di massima affluenza nella via dei presepi. È stata realizzata su commissione, l'ha chiesta una donna per fare una sorpresa a una persona che ha preteso di trovarla esposta lungo la strada, in mezzo alle altre statuine dei «vip». Ovviamente quella singolare figurina è stata fotografata, diffusa sui social: ed è esplosa la polemica.

Lungo San Gregorio Armeno c'è poca voglia di parlare dell'evento. Il maestro scultore Giuseppe Cesarini che realizza solo figure di pastori presepiali e non ha mai ceduto alla tentazione di produrre statuine di attualità, prova a cercare un lato positivo: «Se serve a far parlare di San Gregorio Armeno, va bene anche questo. Certe volte anche le polemiche contribuiscono a fare pubblicità».

Pochi metri più su c'è la bottega di Michele Buonincontro che è giovane ed è comprensivo: «Se arriva un cliente con una richiesta particolare si cerca di accontentarlo. Anche a me hanno chiesto riproduzioni assurde: una volta ho realizzato una statuina di Hannibal Lecter, il protagonista del film, con tanto di maschera sul volto. L'ho fatto, si tratta di affari, di commercio».

E siccome bisogna far girare gli affari, a San Gregorio Armeno in questi giorni è tutto un pullulare di statuine che col presepe hanno poco a che spartire: la figurina più venduta in assoluto del periodo di Natale 2018 è quella del calciatore Cristiano Ronaldo con la maglia della Juventus: «Sono soprattutto i ragazzini, i giovanissimi, che chiedono di averla», spiegano i presepisti. Subito dietro CR7 la statuetta che va più di moda è quella del ministro Matteo Salvini, riprodotta in centinaia di copie e venduta, come quella del calciatore, al prezzo di 20 euro. Regge ancora la raffigurazione di Silvio Berlusconi mentre le figurine realizzate più di recente, come quella del maestro Riccardo Muti o del ministro Luigi Di Maio, non hanno grande richiesta e sono rimasti pezzi quasi unici, consegnati alle persone raffigurate.

La vicenda della statuina di Hitler non appassiona i turisti che si divertono a farsi le foto vicino alla grande statua di Ancelotti, di Cristiano Ronaldo o di Pino Daniele. L'indignazione, però, travalica il piccolo mondo di San Gregorio Armeno: c'è stata una severa presa di posizione da parte del Comune di Napoli (ne leggete i dettagli nella pagina seguente) e sulla questione sono intervenuti anche il presidente nazionale della Federazione Italia-Israele, Giuseppe Crimaldi e la presidente della Comunità ebraica di Napoli, Lydia Shapirere. «Sconcerta e offende la dignità umana, la memoria storica, oltre che il buon gusto, la decisione del maestro Gennaro Di Virgilio di esibire tra i pastori da lui creati e messi in vendita la statuina di Adolf Hitler - hanno dichiarato Crimaldi e Shapirere in un comunicato congiunto - L'episodio è tanto più preoccupante perché coincide con uno dei momenti più delicati per ciò che accade in Italia e in Europa, dove gli episodi di antisemitismo e certi movimenti di estrema destra di chiara ispirazione neonazista e neofascista si stanno pericolosissimamente diffondendo. Quest'ultimo grave episodio conferma come stiano cedendo persino gli ultimi diaframmi della resistenza al vento degli estremismi più beceri che spesso e volentieri riescono addirittura a saldare - proprio nel nome dell'antisemitismo - le peggiori fazioni sia di estrema destra che di estrema sinistra. Di Virgilio è persona e professionista stimato in città, in Italia come all'estero: proprio per questo motivo ci rivolgiamo a lui confidando nel suo buonsenso affinché voglia rimuovere immediatamente la statuina e ritirarla dal commercio».
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