Napoli, la fontana delle paparelle in via Foria diventa bagno dei clochard

Napoli, la fontana delle paparelle in via Foria diventa bagno dei clochard
di Maria Pedata
Venerdì 16 Febbraio 2018, 12:57
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Nella fontana con le paparelle adesso ci sono gli indumenti degli extracomunitari. Siamo a via Foria, davanti al Museo Nazionale, a metà strada tra  la stazione della metropolitana collinare Linea 1 e la stazione Cavour. I commercianti e gli abitanti della zona indicano quello che accade da  mesi ogni giorno: un gruppo di uomini e donne di etnie diverse, provenienti  dall’Est e dall’Africa, si lavano nell’antico laghetto cittadino che è stato  famoso negli anni ’80, quand'era un particolare luogo di attrazione per i cittadini partenopei, per i turisti, i bambini, tutti incuriositi e divertiti dalla  presenza di anatre e papere che sguazzavano nell’acqua della storica fontana diventata una piccola oasi nel cuore del centro cittadino.

Ora c’è uno scenario ben diverso: sulla ringhiera che circonda il monumento sono appoggiate le coperte dei senza fissa dimora che nell’acqua fanno anche i loro bisogni davanti ai passanti. «C’è una situazione di degrado, non si può abbandonare un monumento come la fontana in queste condizioni», dichiara Antonio Pariante del Comitato Portosalvo a cui i residenti di via Foria si sono rivolti. «È stato superato il limite della decenza, però queste persone extracomunitarie hanno diritto ad essere accolti in una situazione adeguata, altrimenti succede quello che sta accadendo alla fontana delle Paparelle».

Nata tra il 1870 e 1879, alimentata dall’acquedotto del Serino, nel 1932 venne restaurata e all’interno fu messa una statua che rappresentava il tritone. Adesso non c’è alcuna  traccia di questi frammenti storici, è tutto cancellato dal degrado «ed è grave che accada questo vicino al Museo Nazionale e davanti alla metropolitana dove ci sono i turisti», conclude Pariante.

Dalla III Municipalità (Stella San Carlo Arena) il presidente Ivo Poggiani chiarisce: «Ci arrivano segnalazioni tutti i giorni e abbiamo già fatto degli incontri con l’amministrazione comunale, su piazza Cavour si dovrebbe fare un progetto diverso, chiuderla e farla diventare un parco. Anche intervenire sulle scale del Museo Nazionale, fiore all’occhiello della città, le sue scale vengono pulite dall’Asia, puliscono ma poi siamo punto e a capo».
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