Quindi c'è poco da meravigliarsi se di tanto in tanto qualche istituto crolla, specialmente se consideriamo che una bella fetta di edifici si trova in zona sismica. La realtà delle scuole italiane è stata fotografata per la prima volta nel suo complesso dall'Anagrafe dell'Edilizia Scolastica che nel 2015 ha osservato oltre 42mila edifici.
Il ministero ha censito gli edifici scolastici in base a diversi criteri: l'agibilità, il collaudo statico, i documenti di valutazione del rischio, l'età di costruzione, il piano di emergenza e la riduzione dei consumi. L'obiettivo del Miur è quello di poter pianificare gli interventi mettendo a fuoco le reali esigenze degli istituti: osservare la situazione nel dettaglio è un esercizio necessario, anche se sconfortante. Età di costruzione. Bisogna innanzitutto notare che le scuole napoletane sono mediamente molto vecchie: Il 17 per cento dei fabbricati è stato realizzato prima del 1975, il 27 per cento dopo, il 56 non ha risposto.
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