L'integrazione è a pranzo a San Giovanni per Moviemmece, il cinefestival della biodiversità

L'integrazione è a pranzo a San Giovanni per Moviemmece, il cinefestival della biodiversità
di Rossella Grasso
Sabato 21 Ottobre 2017, 15:39
3 Minuti di Lettura

Le mamme del quartiere cucinano la parmigiana, le ragazze africane i loro piatti tipici, poi tutti a tavola. Succede a San Giovanni a Teduccio, alla Fondazione Famiglia di Maria dove tutti sono invitati a sedersi a tavola per conoscere l'altro attraverso il cibo. L'iniziativa è stata organizzata nell'ambito di Moviemmece, Cinefestival della biodiversità del cibo e delle culture, un festival cinematografico ma anche una kermesse di laboratori, presentazioni di libri, incontri e degustazioni, che si terrà a Napoli Est dal 21 al 29 ottobre. Protagonista indiscusso dell’iniziativa, alla sua prima edizione, è il cibo, luogo di incontro e conoscenza dell’Altro, mezzo per raccontare emergenze socio‐ambientali e per riflettere su questioni culturali, ecologiche e civili.

L'iniziativa di sabato 21 ottobre ha visto protagoniste un gruppo di ragazze di Casa Teranga, una comunità per minori straniere non accompagnate provenienti da Nigeria, Sierra Leone e Somalia e un gruppo di mamme del quartiere. Impegnate gomito a gomito a preparare i loro piatti tipici, a prendere spunto le une dalle altre su ricette e modi per preparare deliziosi piatti, hanno creato un vero e proprio piatto di cucina afro napoletana. L'integrazione è fatta a San Giovanni e la si puà toccare con mano sedendo alla lunghissima tavolata multietnica allestita nel cortile della Fondazione Famiglia di Maria. 
 


Quella di sabato non è l'unico laboratorio multietnico previsto dal festival. Domenica 22 ottobre si parte con il laboratorio di orticoltura urbana all'orto sociale di Ponticelli (via Malibran, dalle 10.30), dedicato all’autoproduzione e degustazione del miele e alla conoscenza del valore delle arnie come opportunità non solo per autoprodurre miele sostenibile, ma anche per tutelare le api e in questo modo custodire la biodiversità e accrescere la produzione negli orti. Lunedì 23 ottobre (alle 18.30) si torna alla Fondazione Famiglia di Maria per un laboratorio di cucina palestinese in cui i partecipanti prepareranno piatti tipici palestinesi,  guidati da Omar Suleiman cuoco, ristoratore e attore, esule palestinese italiano di adozione.

Non mancheranno presentazioni di libri in tre appuntamenti alle 17.30 alla Biblioteca Labriola in Piazza Pacichelli: si comincia con "Ecofood" di Marina Ferrara (24 ottobre) e si prosegue con "Questa scuola non è un albergo" di Pino Imperatore (25 ottobre) e "Il filo di Canapa" di Chiara Spadaro (26 ottobre). Ma il cuore dell’intero festival è il cinema: dal 27 al 29 ottobre, sarà il turno del concorso cinematografico promosso dal Festival, con proiezioni di 20 cortometraggi e 11 lungometraggi internazionali fuori concorso.

Moviemmece nasce da una straordinaria esperienza di condivisione e collaborazione.
Il progetto, realizzato grazie al contributo della SIAE per il bando “SILLUMINA", in collaborazione con l'assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, è stato ideato da tre realtà no profit, la cooperativa sociale Le Tribù, l'associazione Fuori dal Seminato e Tutti Nello Stesso Piatto, e si è poi arricchito grazie alla collaborazione con altre realtà del territorio come la cooperativa sociale Sepofà e il Nest Napoli est Teatro. Anche i luoghi individuati riflettono esperienze di impegno e passione del terzo settore: oltre al teatro di San Giovanni a Teduccio, Moviemmece farà tappa all’Orto sociale di Ponticelli, alla Fondazione Famiglia di Maria e alla biblioteca Labriola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA