Movida blindata a Napoli, stop alla vendita di alcolici in vetro

Movida blindata a Napoli, stop alla vendita di alcolici in vetro
di Valerio Esca
Domenica 24 Dicembre 2017, 10:32 - Ultimo agg. 25 Dicembre, 11:41
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Stretta sul brunch di Natale ai baretti di Chiaia. Stop alla vendita d'asporto di alcolici in vetro (bottiglie e bicchieri) e lattine. L'ordinanza sindacale è stata firmata dal vicesindaco Raffaele Del Giudice ed è diretta agli esercizi commerciali, ai pubblici esercizi e agli operatori del commercio itinerante «presenti in zona e fino ad una distanza di 500 metri dai luoghi indicati». Il divieto scatta alle 10 di stamane e termina alle 2 di notte, a cavallo tra la vigilia e il giorno di Natale. La somministrazione e la vendita devono avvenire esclusivamente in bicchieri di carta o di plastica, nei quali le bevande devono essere versate direttamente dagli esercenti. «È fatto obbligo - si legge nel provvedimento - per chi effettua la vendita, di procedere preventivamente all'apertura dei tappi dei contenitori stessi». Inoltre è vietato consumare gli alcolici sulle aree non legittimamente autorizzate con occupazione di suolo pubblico.

In sostanza, stando all'ordinanza, sono vietati gli assembramenti classici del brunch natalizio ai baretti. Migliaia i giovani che solitamente affollano il 24 dicembre, durante il giorno, le vie della movida. In particolare: via Bisignano e via Cavallerizza, via Ferrigni, vicoletto Belledonne. In campo oltre 20 agenti della polizia municipale, guidati dal capitano Sabina Pagnano, che vigileranno sul quadrilatero della movida, dalle 11 alle 20 e che affiancheranno le forze dell'ordine e i militari, impegnati nei controlli per la sicurezza. Stangata prevista per i gestori che non rispetteranno l'ordinanza: 500 euro la sanzione pecuniaria per la vendita di bevande in vetro e 168 euro per l'eccesso di occupazione di suolo pubblico, che in verità al momento è vietata a tutti gli esercenti.
 
«Speriamo che si rispettino le regole e che nulla di spiacevole accada - sottolinea Caterina Rodinò, presidente del comitato Chiaia Viva e Vivibile - Dell'ordinanza non sapevamo nulla e anzi ci dispiace che non sia stata pubblicizzata dal Comune. Abbiamo fatto due appelli al prefetto come residenti, come tra l'altro la stessa Municipalità di Chiaia-Posillipo-San Ferdinando, che ci è stata vicina. Ben venga comunque. L'amministrazione avrebbe potuto darci prima un riscontro e le cose si sarebbero potute risolvere diversamente, visto che il sindaco si era fatto garante con i gestori dei locali. I nostri appelli sono rimasti inascoltati per settimane. Meglio prevenire gli eventi» conclude Rodinò. Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della Municipalità I, Francesco de Giovanni: «Bene l'ordinanza, male la non condivisione dell'atto. Avremmo potuto collaborare con Palazzo San Giacomo e invece come sempre siamo gli ultimi a sapere le cose. Il Comune fa e le Municipalità subiscono. Non tutte ovviamente. Purtroppo però noi non rientriamo nelle logiche della politica arancione. Quando il Municipio capirà che noi cerchiamo solo di governare il nostro territorio e non di sventolare bandiere politiche sarà troppo tardi». Adesso, per de Giovanni, l'importante «sarà far rispettare l'ordinanza ed evitare i soliti e pericolosi cumuli di giovani che si creano nelle strade della movida».

Filippo Boccoli, storico gestore del «66» e dello «Spritz», accoglie l'ordinanza come l'ennesimo atto che «va contro le attività». «Che dire? - incalza Boccoli - Tentiamo di fare impresa in Europa, in Italia, in un Paese civile. Eppure mentre in Europa ci sono le leggi, qui a Chiaia abbiamo il presidente del comitato dei residenti che decide le sorti delle attività. Invece di attrarre le persone ai baretti abbiamo messo l'esercito che le respinge. Per il momento siamo ancora qui. Speriamo di riuscire a resistere a tutto questo».

La stessa ordinanza sindacale varrà per la notte di Capodanno. Anche in quel caso, niente alcolici in vetro e niente consumi su suolo pubblico non autorizzato. Le aree individuate? Piazza del Plebiscito; via Cesario Console; via Nazario Sauro; piazza Vittoria; via Francesco Caracciolo; viale Anton Dohrn e tutte le zone limitrofe. Durata del divieto: dalle ore 15 del 31 dicembre, alle ore 8 del primo gennaio. Il divieto - prevede il provvedimento del Comune - comincia tre ore prima dell'inizio dell'evento e termina un'ora dopo la fine dell'evento.
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