Monumentando, affondo dell'Anac: «Indaghino Procura e Corte dei Conti»

Monumentando, affondo dell'Anac: «Indaghino Procura e Corte dei Conti»
di Pietro Treccagnoli
Sabato 24 Giugno 2017, 09:03 - Ultimo agg. 11:44
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«Monumentando» finisce in Procura e davanti alla Corte dei Conti. Il contratto di sponsorizzazione dei lavori di restauro di 27 monumenti napoletani è stato passato al setaccio dall'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) di Raffaele Cantone e non ha passato l'esame. La lente d'ingradimento ha riscontrato diverse anomalie che dovranno essere verificate sia in sede contabile che in sede penale. Con una relazione di trenta pagine fitte fitte l'Anac ha analizzato il piano di valorizzazione del centro storico messo in campo quattro anni fa dal Comune di Napoli dopo aver ricevuto un esposto dell'avvocato Gaetano Brancaccio che ha innescato il procedimento di vigilanza. Nel mirino il contratto di oltre tre milioni e mezzo stipulato da Palazzo San Giacomo con la Uno Outdoor srl che avrebbe proceduto al recupero dei monumenti, accollandosi le spese, in cambio della pubblicità affissa, per la durata della progettazione e dei lavori, sui ponteggi dell'opera da restaurare.

Stiamo parlando di alcuni casi che hanno scatenato polemiche e che per mesi sono stati (e in parte lo sono ancora) sotto gli occhi di ogni napoletano: la Fontana del Carciofo a piazza Trieste e Trento, l'Obelisco di Portosalvo, il Ponte di Chiaia (addobbato dal novembre di due anni fa da giganteschi pannelli pubblicitari e sul quale è pendente un giudizio civile) delle Torri del Carmine a via Marina (adesso coperti da teloni neri, dopo essere stati per mesi cartelloni pubblicitari oversize: il tempo concesso era di 168 giorni, sono rimasti per 450 e sono stati smontati solo a febbraio), della Colonna Spezzata ovvero il Monumento ai Caduti del Mare a piazza Vittoria (con Belén in costume da bagno esposta ai tre lati del cantiere) e del Monumento ad Armando Diaz nella Rotonda omonima. La relazione dell'Anac riguarda pure la Fontana della Spina Corona (comunemente della delle Zizze) nei pressi del Rettifilo, la Fontana della Marruzza, accanto alla chiesa di Santa Maria di Portosalvo e le Fontane di piazza Mercato sulle quali però non è stato collocato nessun pannello pubblicitario (in un caso solo i loghi di «Monumentando» e «Uno Outdoor) perché ritenute troppo defilate dai percorsi urbani di maggior transito e quindi poco interessanti.

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