Madre lesbica malata di tumore ottiene riconoscimento a Napoli

Madre lesbica malata di tumore ottiene riconoscimento a Napoli
Sabato 3 Novembre 2018, 19:29
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La battaglia, durissima, contro il tumore non ha mai spento la sua voglia di lottare per conquistare il riconoscimento di madre del bambino avuto con l'ex compagna Silvia Nespoli, che lo ha dato alla luce. Ora Catia, può tirare un gran sospiro di sollievo. Come racconta il Corriere.it, Caterina Fioretti, di 43 anni, ha ottenuto il riconoscimento di genitorialità a Napoli grazie alla firma del relativo provvedimento da parte del sindaco Luigi de Magistris. Opportunità che, racconta, era stata negata da un altro Comune, nel Napoletano.

«Non essendo la madre biologica - spiega Catia - io ero per legge un'estranea. La mia paura quando mi sono ammalata era che, se mi fosse successo qualcosa, mio figlio non sarebbe stato neppure mio erede legittimo. Invece volevo prendermi cura di lui, anche nel peggiore dei casi». «Io e Catia - racconta al Corriere.it la Nespoli - ci siamo conosciute al lavoro. Tutte e due volevamo avere figli. Siamo dovute andare in Olanda perché la fecondazione eterologa è vietata alle donne lesbiche». Nel loro percorso hanno avuto il sostegno, anche economico, dei colleghi di lavoro. Il giorno in cui è nato il bambino Catia ha scoperto di avere un tumore al seno. È iniziato il ciclo di cure, il tumore sembrava scomparso. Catia e Silvia si sono nel frattempo separate «ma se abbiamo smesso di essere coppia, non abbiamo mai smesso di essere insieme genitori». Il cancro, purtroppo, è tornato ed è la battaglia da vincere. Quella per i riconoscimento di madre è stata portata a termine con successo.
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