Lo scempio del Lago Fusaro: in rovina la foce borbonica

Lago Fusaro, in rovina la foce borbonica
Lago Fusaro, in rovina la foce borbonica
di Antonio Cangiano
Lunedì 19 Febbraio 2018, 10:56
2 Minuti di Lettura

Raccontano le fonti storiche che a causa del riscaldamento delle acque e quindi con la conseguente diminuzione di produzione di ostriche, per ordine del Re fu aperta una nuova  foce per migliorare il ricambio delle acque nel lago Fusaro. Lunga 700 metri con una luce di circa 11 metri, interamente banchinata con uno sbocco a mare dotato di saracinesche, l’opera fu terminata nel 1859. All’inaugurazione, presenziò Francesco II.

Fin qui la storia di ieri, quella di oggi purtroppo è meno gloriosa.
 

 

A seguito di atti vandalici e di una cattiva gestione da parte degli Enti preposti, la foce borbonica sul lago Fusaro attualmente versa in stato di degrado, in gran parte insabbiata e con le saracinesche originali dell’epoca aggredite dai rovi» dice Antonio Sabatano, presidente e portavoce dell’ Associazione Michele Sovente

«In passato si è provveduto a tutelare in parte il sito ma l’ operazione nel tempo è risultata vana». E le condizioni del del Parco della Quarantena, un polmone verde sulle sponde del lago Fusaro al cui interno insiste la foce borbonica, non sono delle migliori. «I rifiuti sono sparsi un po’ ovunque e il degrado caratterizza uno dei luoghi tra i più intensi e meravigliosi dei Campi Flegrei» conclude Sabatano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA