Napoli, il ritorno di Posidonia oceanica sui fondali del Parco Sommerso di Gaiola

Il Progetto di restoration habitat di Posidonia oceanica

Il ritorno di Posidonia oceanica sui fondali del Parco Sommerso di Gaiola
Il ritorno di Posidonia oceanica sui fondali del Parco Sommerso di Gaiola
di Antonio Cangiano
Mercoledì 27 Marzo 2024, 17:13 - Ultimo agg. 17:28
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Un sogno che diventa realtà, quello raccontato nel bellissimo video documentario presentato da CSI Gaiola onlus, in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, durante l'incontro Foreste Subacquee. Realizzato da Martina Defina il video documentario  “Il Progetto Posidonia del Parco”, racconta le fasi più delicate ed emozionanti, del progetto di restoration habitat di Posidonia oceanica, che il Parco Sommerso di Gaiola sta portando avanti per riportare questo fondamentale ecosistema del nostro mare, nella Città di Napoli.

«Già dal 2015, il CSI Gaiola onlus (attuale Ente gestore del Parco) nell'ambito del Progetto MedPAN finalizzato a mappare le comunità biologiche caratterizzanti l'intero settore costiero in cui è inserita l'Area Marina Protetta, da Capo Posillipo all'Isola di Nisida, ha iniziato ad acquisire dati sistematici specifici sulle aree caratterizzate da porzioni residuali di prateria di Posidonia e da matte morta, andando a selezionare le zone potenzialmente idonee ad ospitare nuove piantine», spiega Maurizio Simeone, direttore dell'Area Marina Protetta.

«Un'enorme rarefazione, tale da ritenerla praticamente quasi scomparsa dalla costa cittadina.

Le cause di tale depauperamento sono da addebitarsi all’insieme di più concause tra le quali la pesca a strascico sotto costa, l'aumento smisurato dell'attività diportistica e degli ancoraggi, ma, sicuramente, la più rilevante è da addebitarsi all'intorbidamento delle acque costiere dei decenni passati. Infatti l'enorme e caotica espansione urbana avutasi negli anni 50 70 del ‘900, non seguita da un adeguato riassetto e trattamento degli scarichi fognari, ha inciso pesantemente in quegli anni sulla trasparenza e qualità delle acque costiere cittadine, riducendo drasticamente la capacità di penetrazione sui fondali dei raggi solari fondamentali per i vitali processi fotosintetici di queste piante marine».

Poi, l'innovativo progetto di restoration habitat di Posidonia oceanica: «ambizioso e visionario partito da lontano dopo tanti anni di studi e che in questi giorni vede concretizzarsi una fase importante. L'estate scorsa è iniziata l'attività sperimentale di restoration habitat sui fondali dell'AMP Parco Sommerso di Gaiola avente la doppia finalità di restaurare l'antica prateria di Posidonia oceanica presente sui fondali del Parco e mitigare l'impatto meccanico di attività antropiche sulle praterie limitrofe della costa flegrea. Il Progetto infatti prevede di andare a ripiantare sui fondali dell'AMP di Gaiola talee di Posidonia oceanica già sradicate dall'azione aratrice degli ancoraggi o delle reti a strascico lungo la costa flegrea, e quindi destinate a morire. Partner del progetto è anche l'AMP Regno di Nettuno dove sono stati raccolti i rizomi di Posidonia da ripiantare al Parco Sommerso di Gaiola.

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Oltre all'importanza scientifica ed ecologica, il progetto vede quindi anche realizzarsi una concreta collaborazione e sinergia tra aree marine protette del Golfo, sempre più necessaria ed indispensabile per salvare l'immenso patrimonio biologico e culturale del nostro mare».

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