Fossa Neronis, il canale voluto dall’imperatore Nerone diventa sversatoio di rifiuti

Fossa Neronis: il canale voluto dall’imperatore Nerone diventa sversatoio di rifiuti
Fossa Neronis: il canale voluto dall’imperatore Nerone diventa sversatoio di rifiuti
di Antonio Cangiano
Giovedì 16 Agosto 2018, 12:25
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Scrive Svetonio nella sua biografia dedicata all’imperatore Nerone: «…intraprendeva la realizzazione di un canale dall’Averno fino a Ostia, che permetteva di portarsi in questa città con imbarcazioni, ma senza navigare sul mare».  Un progetto faraonico quello ambito dall’imperatore, celebre per aver incendiato mezza Roma ma anche per aver avviato una  sistematica campagna di opere pubbliche, con la primaria funzione d’assicurare il collegamento diretto e continuo di grano tra il porto di Puteoli e Ostia. L'opera d'ingegneria fluviale, tuttavia, fu realizzata  solo in parte, affossata dalle rivolte in Gallia, dagli alti costi di realizzazione e dalla morte dello stesso Nerone.

A distanza di duemila anni, un tratto di quella mirabile opera incompiuta, oggi è ripercorsa dal canale Abruzzese, un moderno naviglio a margine della via Domiziana, dove si sversa di tutto.
 

 

Sul caso è intervenuto Umberto Mercurio, attivista e cultore di storia locale: «Quello che in origine era il sogno di Nerone, una via fluviale che collegasse Roma a Cuma, ora è ridotta una mera discarica di rifiuti. Il canale Abruzzese che ricalca in parte il tracciato  dell’antico canale - ex fossa Neronis,  che va da Lago Patria e arriva all’impianto di sollevamento di Licola, è divenuto da tempo una discarica, una cloaca massima , una fonte di inquinamento unica dove ci si sversa di tutto. La Storia da queste parti non la proteggiamo ma la calpestiamo, anzi, la distruggiamo», conclude Mercurio.

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