Blind Vision, mille visite nelle prime tre serate: turisti da Usa, Brasile e Francia

Blind Vision, mille visite nelle prime tre serate: turisti da Usa, Brasile e Francia
Lunedì 11 Dicembre 2017, 19:47
3 Minuti di Lettura
L’installazione multimediale «Blind Vision - un viaggio di luce in onore di chi non la vede» di Annalaura di Luggo ha messo in fila a piazza dei Martiri più di mille persone nel lungo ponte dell’Immacolata, visitatori da Brasile, Stati Uniti, Francia, Spagna e Regno Unito. Un successo che premia il progetto dell’artista napoletana che esplora la modalità di percezione del mondo dei non vedenti unendo ricerca artistica e impegno sociale. Scopo dell’installazione, realizzata in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi sezione Napoli e l’Associazione Teatro Colosimo, promossa dal Comune di Napolicon il supporto di Luca de Magistris Private Banker Fideuram e di Unico Energia ed Emotion, è infatti quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla disabilità visiva e favorire una maggiore integrazione sociale e culturale di chi spesso viene emarginato e dimenticato.

«Che più di mille persone si siano fermate nel loro frenetico via vai di questi giorni per partecipare al percorso dell’installazione è un risultato importante e conferma che l’arte può e deve essere al servizio del sociale. Abbiamo raccolto i commenti entusiasti di turisti dal Brasile, dagli Stati Uniti, da Francia, Spagna e Regno Unito che hanno apprezzato la fruibilità anche in inglese di un progetto così sofisticato».

Più di mille visitatori di ogni età e provenienza – in gruppi di venti persone – muniti di sofisticate cuffie per rendere l’esperienza ancora più immersiva hanno oltrepassato la soglia della cupola nera montata nella piazza per partecipare al progetto artistico di Annalaura di Luggo: un racconto per voci e per immagini che non lascia indifferenti per il tema affrontato. Quindici light box rappresentano altrettante iridi di persone non vedenti, in un crescendo di emozioni si illuminano e lasciano spazio alle voci originali dei protagonisti che si alternano in uno scambio di riflessioni tra chi ha perso la vista o di chi non l’ha mai avuta, parlano di sogni, di rabbia ma anche dell’opportunità che può offrire il sapersela cavare senza uno dei propri sensi. Un viaggio sensoriale ed emotivo, tra momenti di buio totale ed attimi di luce. La luce diventa metafora per «illuminare le menti» nei confronti di un mondo che sembra affiorare dall'oscurità. 

Gli occhi sono il centro della ricerca artistica di di Luggo che ha scelto l'iride come simbolo dell'identità e dell'unicità di ogni essere umano: dalle star di Hollywood ai senza fissa dimora, dai politici internazionali ai carcerati, dietro l’obiettivo della macchina fotografica brevettata dall’artista sono state immortalate più di 1000 persone di ogni tipologia. Sugli occhi dei non vedenti di Luggo lavora da oltre due anni, una ricerca da cui è scaturito il progetto Bind Vision curato da Raisa Clavijo con il sound design di Paky Di Maio e light engineering di Luca Pasquarella, l'opera tattile Essenza e il documentario diretto da Nanni Zedda.

L’installazione in piazza dei Martiri è un’edizione speciale del progetto, pensata per la piazza. La luce è l’elemento chiave dell’installazione che si completa con un intervento di light design site-specific in piazza dei Martiri di Aldo Arcangioli in alternativa alle tradizionali luminarie natalizie. Blind Vision è infatti realizzato con il supporto fondamentale dell’Assessorato allo Sport, Patrimonio e Pubblica Illuminazione e degli Assessorati alla Cultura e ai Giovani del Comune di Napoli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA