Area protetta della Gaiola:
il flash mob contro i rifiuti marini

Area protetta della Gaiola: il flash mob contro i rifiuti marini
di Andrea Ruberto
Lunedì 30 Aprile 2018, 15:26 - Ultimo agg. 15:31
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Un flash mob nell’area protetta della Gaiola per sensibilizzare sulla riduzione dei rifiuti su spiagge, fiumi e mare. L’evento, parte di Iniziative Oceaniche, manifestazione internazionale promossa da Surfrider Foundation Europa giunta quest’anno alla 23a edizione, ha visto a Napoli la partecipazione di decine di cittadini, schierati in protesta contro la spazzatura marina. I presenti hanno messo in scena questo terribile fenomeno emergendo dalle acque invischiati di rifiuti di ogni genere per poi fingere di morire sulla spiaggia tra gli sguardi increduli dei bagnanti.
 
 

«La marine litter sta causando la morte del nostro mare con impatti gravissimi su tutte le specie e gli habitat presenti e ripercussioni letali sull'intero ciclo biologico fino all'uomo» sottolinea la CSI Gaiola online, organizzatrice dell’evento d’intesa con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il comune di Napoli, con il patrocinio morale del Comune di Napoli e la collaborazione logistica di Asia Napoli. Al termine del flash mob i cittadini si sono prodigati in attività di pulizia di spiaggie, fondali e scalinatella pubblica. Durante l’evento, al quale hanno partecipato tra gli altri l'assessore Alessandra Clemente e il consigliere dei verdi Francesco Borrelli, è stato inoltre lanciato l’appello a condividere la campagna 2018 di volontariato per la Gaiola.



«Con l’avvicinarsi della stagione primaverile-estiva, l’Amp si trova ad affrontare molteplici problematiche derivanti dall’elevata pressione antropica a cui è soggetta sia da mare che da terra - dichiara l’onlus - Centinaia di bagnanti infatti invadono le coste del parco lasciando spesso rifiuti e sporcizia ovunque che poi inevitabilmente cade anche a mare, mentre i diportisti sfrecciano tra le sue acque ignorandone i confini e le regole. L’attività dei volontari in questi anni è diventata, quindi,  sempre più importante per una tutela attiva dei cittadini di un patrimonio storico-naturalistico per lungo tempo abbandonato, oggi finalmente rinato e restituito alla collettività. La manifestazione di ieri è stato quindi un momento di riflessione sulle tante problematiche ancora aperte che minacciano la salvaguardia di questi luoghi e del nostro mare per un’azione di tutela sempre più efficace e partecipata del nostro patrimonio marino».
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